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Marina di Sibari tra rumori molesti e servizi mancanti

lungomare commercio.jpgA Marina di Sibari le attività si accavallano senza sosta, senza regole e, soprattutto, senza buonsenso. E' vero che siamo in regime di libertà (sic!) però non ci vuole mica tanto cervello per capire che il troppo stroppia. Nel nostro quartiere turistico-residenziale i luoghi preposti al commercio ed alla distribuzione di cibi, bevande ecc sono praticamente le tre "piazzette" che si trovano al centro del nucleo urbano composto da circa 2400 abitazioni. Quando le unità abitative sono a "pieno regime", a Marina di Sibari vi sono circa 10mila persone e se consideriamo anche i "vacanzieri" dei villaggi-hotels arriviamo tranquillamente a 12mila.(foto: esempio di lungomare attrezzato per il commercio)

E' chiaro che l'offerta commerciale è insufficiente, soprattutto se consideriamo che vi sono molti doppioni o addirittura tris e quater di alcune attività commerciali con domanda relativamente moderata. Inoltre, la dislocazione delle stesse in alcuni punti superconcetrati crea non pochi disagi sia ai possibili clienti che agli stessi gestori.

Gestori di paninoteche, bar, pizzerie, ristoranti ecc. a strettissimo contatto di gomito che fanno a gara a chi tiene i volumi di televisori, impianti stereo, attrezzature per karaoke ecc ecc. a livelli semplicemente pazzeschi, probabilmente non hanno capito una beata mazza di cosa significhi offrire un servizio. Si pensa veramente che il probabile cliente possa essere attratto dal volume più alto? Si cerchi piuttosto di offrire specialità sempre diverse con un po' di fantasia in più.

Altro tallone d'achille del nostro paesotto estivo è la mancanza assoluta di servizi comuni e commerciali nell'area prospiciente il mare. L'illuminazione della "passeggiata" è praticamente nulla, a che serve quello sfolgorio di luci nel nuovo parcheggio a ridosso della pineta se non ci sono attrattive serali e notturne in quella zona? I proprietari dei lidi che si autodefiniscono "operatori turistici" (come se la gestione di quattro sdraio e un po' di ombrelloni sia quella decisiva per attrarre turismo) dovrebbero essere messi in condizione di poter offrire anche altro in orari diversi di quelli tipici della balneazione e chi di dovere dovrebbe piazzare molte panchine, bagni pubblici  e "ritagliare" spazi per attività collaterali (piccolo commercio con prodotti artigianali, degustazioni di tipicità gastronomiche ecc) si da rendere anche sicura e interessante la semplice passeggiata a ridosso della spiaggia.

Un carissimo amico di Napoli ci ha inviato un'accorata lettera riguardante i rumori eccessivi all'interno di alcuni quartieri di Napoli, ma lo stesso problema lamentiamo anche nel nostro quartiere turistico e in altre località dei comuni vicini, tanto che pubblichiamo integralmente la nota di Achille della Ragione:

"Rompi timpano itineranti: Per definirli sarebbe più opportuno un termine urologico, ma, per rispetto dei lettori li definiamo così. Intendiamo parlare di quei giovinastri, senza passato e senza futuro, che, vivono un presente inutile e soprattutto nelle ore notturne si dilettano a percorrere le strade cittadine a bordo di auto con la radio ad altissimo volume, arrecando un fastidio intollerabile agli abitanti di quartieri tranquilli ed amanti del silenzio. Il tutto mentre impazza la movida, senza che le autorità si attivino a contrastarla.

Sarebbe opportuno varare una legge che preveda multe salatissime ed il sequestro dell’auto, ma tutto sarebbe inutile se manca la volontà politica di opporsi ad una degenerazione del vivere civile, che sembra voglia superare ogni limite."

Augurandoci che qualcuno dei nostri suggerimenti venga preso in considerazione, auguriamo ai villeggianti, ai commercianti e a tutti coloro che operano nel settore turistico dell'area sibarita una BUONA ESTATE.

La redazione

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