Grande clima di festa a Corigliano Rossano per le ormai tradizionali “Final Time” sportive dell’Ispettoria Salesiana Meridionale.
Poco più di 300 ragazzi delle categorie Pulcini ed Esordienti con 26 squadre in campo hanno dato vita a una grande festa dello sport nel nome di don Bosco. Le nostre case salesiane partecipanti erano 8 tra le quali abbiamo avuto anche la presenza per la prima volta dei ragazzi provenienti dal Kosovo (Gjilan) a cui si sono aggiunte Andria, Cerignola, Corigliano, Lecce, Napoli, Scutari e Tirana.
Due le parole e uno lo slogan che ci hanno accompagnato in questi tre giorni: “Sportività e Salesianità” ricordando la frase di don Bosco “Buoni cristiani ed onesti cittadini” assieme allo slogan “Con don Bosco, qui vinci sempre” e devo dire che i ragazzi e gli alleducatori e dirigenti sono stati molto bravi ad applicarle non solo sui campi da gioco, ma anche in tutti i momenti vissuti. E’ stato importante creare un clima di famiglia nell’oratorio ed era questo l’obiettivo principale della manifestazione e anche se provenienti da case lontane e diverse, anche se parlavamo lingue diverse e avevamo culture diverse, penso che sia stato realizzato appieno.
Molto lo dobbiamo alla casa salesiana di Corigliano che ci ha ospitato e si è messa a completa disposizione dei ragazzi, a cominciare dall’accoglienza per poi continuare con l’animazione, la preparazione dei pasti (circa 400 persone da sfamare), l’assistenza nei vari alloggi, la sistemazione degli ambienti; tutto è stato perfetto per vivere bene questo appuntamento; Grazie a loro di vero cuore.
Momento centrale è stata la santa Messa di domenica mattina dove abbiamo ringraziato il Signore per averci regalato questi tre giorni di gioia e condivisione vera tra i ragazzi di don Bosco della nostra Ispettoria. Possiamo dire tra gli organizzatori di ritenerci soddisfatti del lavoro fatto e della gioia, a prescindere dai risultati sportivi, che i ragazzi hanno ricevuto e dimostrato agli educatori. Ci metteremo in moto con ancora più entusiasmo per il prossimo anno, sperando di coinvolgere altre case salesiane, perché “più siamo, più ci divertiamo”.
Don Giuseppe Ieva