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Le famiglie cassanesi sono sul lastrico e qualcuno pensa alla Svizzera!

cassano da lauropoliIn coda alla presente nota pubblichiamo il comunicato del Movimento Politico ARTICOLO 21. Un'osservazione però vogliamo farla in riferimento all'ultima frase dell'estensore dell'articolo, quella in cui si parla di "quartiere svizzero"; poichè chi scrive ha lavorato in quel paese per circa 20 anni e due dei suoi figli vivono ancora laggiu, è doveroso precisare che da quelle parti un funzionario pubblico o un politico che si permette il lusso di scialacquare (é un eufemismo) il pubblico danaro, viene messo alla porta e non potrà mai più aspirare a cariche pubbliche di qualsiasi tipo. Non so se converrebbe a certi signori se oltre che l'urbanistica svizzera venissero adottate anche le leggi di quel paese. Si dice in giro, però, che uno di questi politicanti abbia intenzione di ritirarsi proprio in Svizzera col gruzzoletto "risparmiato in anni di duro lavoro" e goderselo in santa pace con l'ultima donnina della serie. Sarà vero? Boh!  Nel caso ci fosse veramente qualcuno interessato, é bene che sappia che in una banca svizzera uno straniero può aprire un conto purché sia cointestato con un residente, ma questo forse lo sa già. (A.M.Cavallaro)

Dati alla mano, la realtà parla chiaro: il 51,2% delle famiglie monoreddito di Cassano vive sotto la soglia di povertà, con un reddito inferiore ai 10.000 euro l'anno. Praticamente, di queste una famiglia su due non arriva a fine mese.

Anche se si considera il dato più generale del reddito medio procapite di 12.400 eur, il risultato purtroppo non cambia.

Uno scenario tristissimo, che sicuramente si inserisce in un contesto territoriale altrettanto povero che smentisce in modo inequivocabile i continui trionfalismi di questa amministrazione, intenta a dipingere un’immagine idilliaca della città, che esiste solo nella loro fantasia.

Alta incidenza di dispersione scolastica, un tessuto commerciale ed imprenditoriale che ormai è sparito, decrescita demografica, lavoro precario, accompagnano la vita dei cassanesi.

Viene da chiedersi come si possa festeggiare in modo esaltato per un po’ di asfalto, per di più finanziato a debito: 2 milioni di euro (che non sono bastati!), al punto da richiedere un ulteriore mutuo di 700.000 euro. 

Tra le altre cose, già in via Giovanni Amendola, nei pressi dell'ex stazione dei carabinieri, dove si è asfaltato di nuovo negli ultimi giorni, non si è fatto in tempo nemmeno a tracciare le strisce che già sono apparse le prime rotture.

Anziché essere seriamente preoccupati per la situazione socio- economica in cui versa la comunità, si rilancia e si continua a spendere come se non ci fosse più un domani.

E chi pagherà per queste scelte?

Sempre le stesse famiglie cassanesi, sempre più povere – come ci indicano le indagini – e sempre più dimenticate, costrette a subire le decisioni di amministratori spendaccioni che hanno ipotecato il futuro delle giovani generazioni.

Probabilmente, quando si parla scioccamente di trasformare Cassano in un “quartiere svizzero”, ci si riferisce al fatto che, purtroppo, sempre più concittadini si trasferiscono in Svizzera in cerca di una vita migliore.

Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.

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