Giungono in redazione altri comunicati riguardanti un punto dell'O.d.G. di cui si discuterà questa sera nel Consiglio Comunale di Cassano Jonio. I comunicati che pubblichiamo di seguito sono del Movimento politico CambiaMenti e di Mozione#cambieràtutto, gruppo minoritario del PD cassanese. Tralasciamo le innumerevoli telefonate preoccupate di amici e cittadini giunte ai nostri collaboratori, tutte ben compendiate comunque dalle note dei due gruppi politici. Ci permettiamo solo un'osservazione a margine che non riguarda direttamente l'O.d.G. del C.C., ma l'elezione a segretario della sezione del PD cassanese del vice-sindaco Antonino Mungo. A noi pare che non sia proprio politicamente ed eticamente (ma questa ormai è una parola senza significato nel politicume nostrano) corretto che il segretario di un partito sia contestualmente anche parte in causa nella conduzione della cosa pubblica, in questo modo viene a mancare ogni qualsivoglia forma di dibattito costruttivo, anche critico, all'interno della struttura politica di riferimento. Ma a Cassano, ormai, dilaga il pressapochismo, il personalismo e l'idolatria dell'IO che portano senza scampo verso "l’impoverimento delle facoltà di pensiero e d’immaginazione, di ascolto, di dialogo e di mutua comprensione" (parafrasando un discorso di Papa Francesco), tutte prerogative che gli attuali amministratori di Cassano dimostrano di possedere in grande quantità. (La redazione)
Dopo aver contratto nuovi mutui ed indebitato nuovamente la città dopo anni, dopo aver assistito all’introduzione della tassa sui cosiddetti terreni livellari (rispolverata a distanza di un secolo dall’istituzione), dopo l’aumento della tari, pensavamo di averle viste tutte e invece ci siamo dovuti ricredere.
I virtuosi e lungimiranti amministratori di Cassano hanno ben pensato di regalare ai cittadini una nuova tassa che andrà a pesare sui bilanci di tutti coloro i quali producono reddito, per intenderci anche dei pensionati, e parliamo dell’addizionale comunale irpef.
Così, mentre il Sindaco della città si circonda da una struttura di staff da consigliere regionale (che ricordiamo vengono pagati con i soldi dei contribuenti), mentre a destra e a manca è impegnato in maratone presenzialiste fatte di cerimonie, etichette, protocolli vari, mentre sulla stampa e sulle tv vengono raccontate le gesta eroiche e fiabesche dell’amministrazione Papasso, gli uffici competenti hanno difficoltà a far quadrare i conti del bilancio comunale in quanto sembrerebbe vi sia un ammanco di circa un milione e mezzo di euro.
È evidente che tenere alto e vivo il livello verso l’azione amministrativa, costruire una realtà parallela falsa della città, costa profumatamente e le conseguenze di questo, dopo anni di malgoverno Papasso, ora vengono alla luce.
Così si è ben pensato di accingere direttamente dalle tasche dei soliti contribuenti con l’applicazione dell’addizionale comunale, piuttosto che con l’aumento della tassa di soggiorno o con l’istallazione di qualche autovelox per fare cassa.
Senza considerare che sempre da quelle tasche poi devono uscire i soldini per quelli che non pagano la tari, si deve coprire il gap della tassa idrica, e da quelle tasche devono uscire anche i contributi per solidarizzare con i cittadini che lottano contro la povertà. E ciò non considerando che la maggior parte dei contribuenti sono dipendenti privati, piccolissimi imprenditori, autonomi o semplicemente pensionati che devono fare i conti, dopo due anni terribili di pandemia, anche con l’aumento generalizzato e sproporzionato del costo della vita.
A questo punto crediamo veramente che l’esperienza amministrativa di questa giunta abbia toccato il livello più basso. Chiediamo, a nome dei contribuenti vessati di Cassano, alla giunta Papasso ed al consiglio comunale tutto di adoperarsi affinché il bilancio possa essere pareggiato senza gravare sulla cittadinanza, ma bensì riducendo le spese eccessive di tutte quelle inutili e superflue consulenze, di cerimonie di rappresentanza, di ricorso a professionisti esterni, e più in generale di tutte quegli eccessi di cui la Città può fare sicuramente a meno.
Ritirare questo punto all’ordine del giorno sarebbe tardivo, ma sarebbe comunque un segnale. Diversamente invece, l’applicazione dell’addizionale Irpef comunale certificherebbe, ove ce ne fosse bisogno, il fallimento politico ed amministrativo di una giunta che da tempo ha esaurito il suo ruolo, lontana anni luce dai cittadini ed incapace di programmare qualsiasi strategia futura di sviluppo per una città che agli occhi di tutti risulta agonizzante e senza futuro.
Movimento politico-culturale
Cambia_menti
E’ di qualche giorno la notizia che nel prossimo consiglio comunale del 31/05/2022 il Sindaco Papasso e la sua giunta proporranno all’assise consiliare di approvare il regolamento e le aliquote per una nuova tassazione “l’addizionale irperf comunale”
Tale tassa porterà, ipotizzando un’aliquota media, l’esborso per ogni famiglia residente a Cassano di una somma variabile dalle 100 euro annuali per famiglie a basso reddito, fino ad oltre 250 euro ed oltre per famiglie con redditi medi per un totale ipotizzabile vicino al milione di euro.
Sono somme importanti e pesanti di cui il Sindaco e l’Amministrazione hanno bisogno per programmare il nostro prossimo bilancio comunale.
Noi della mozione “ Cambiaràtutto” del PD che rappresenta poco meno del 50% del partito a Cassano, non avendo avuto modo di discutere di tale proposta nelle sedi del partito - in quanto il PD pur avendo eletto il suo segretario nella persona del vicesindaco Antonino Mungo, non si è ancora formalmente costituito in termine di organi collegiali e non essendo stato possibile, considerati i tempi stretti e la logistica, insieme al nostro segretario convocare un’assemblea degli iscritti - riteniamo doveroso offrire in prima battuta un nostro contributo su un provvedimento così delicato che inasprisce la fiscalità a carico dei contribuenti cassanesi.
In linea di principio, noi della minoranza Pd, come d’altronde si presuppone anche la maggioranza del Pd di Cassano fortemente rappresentata in giunta comunale dal segretario vicesindaco con delega alle finanze e da ben altri due assessori, non siamo contrari all’inserimento nei bilanci comunali di questa tassazione “ l’addizionale irpef” ma anzi, riteniamo che spesso in anni particolari dove le spese non previste possono mettere in pericolo l’equilibrio dei bilanci delle amministrazioni pubbliche, sia una fonte impositiva su cui le amministrazione possano e debbano fare affidamento.
Ci è giunta notizia che il milione e mezzo di euro circa, necessario per riequilibrare il prossimo bilancio comunale, sarebbe da addebitare, secondo gli uffici soprattutto all’aumento delle spese per l’energia e carburanti.
Ma a Cassano è davvero così o questa è solo una parte della verità.
Ogni famiglia italiana stà sperimentando l’aumento di circa il 20% delle spese energetiche; per il comune che percentuali si ipotizzano? Ma alla luce delle determinazioni passate approvate dall’amministrazione in tale campo, tali spese non dovevano sensibilmente diminuire e risultare già da tempo ottimizzate?
A quanto ammonta la spesa per carburante che i mezzi comunali consumano ogni anno?
Ma se aumentano alcune spese in bilancio è possibile diminuirne altre?
I servizi in carico all’Ente non possono proprio essere gestiti secondo criteri di maggiore sostenibilità economica?
Non abbiamo margini per ottimizzare i costi e trovare il giusto equilibrio fra la spesa sostenuta e la qualità dei servizi offerti?
La verità è che in questo Comune sono esplosi in maniera incontrollata i costi di tanti altri servizi comunali;
- abbiamo una gestione del verde pubblico le cui spese sono enormemente lievitate rispetto agli anni passati;
- abbiamo corpose spese correnti per affidamento di incarichi a professionisti di fiducia dell’Ente, soprattutto per contenziosi legali ;
- Abbiamo in bilancio somme ingenti per sanare i ritardi di mancato pagamento nei tempi dovuti verso i fornitori e i prestatori di servizio su cui si può intervenire
- Abbiamo in bilancio somme importanti per assicurare al Sindaco un nutrito staff;
- Abbiamo spese di rappresentanza apprezzabili per un comune come il nostro,
- Abbiamo spese per l’informazione capillare, pressante, spesso autoreferenziale, delle attività di giunta e del Sindaco che costano non solo in termine di risorse umane interne dell’ente;
- E tanto ancora….
Noi riteniamo che un buon padre di famiglia che viene a trovarsi in difficoltà finanziare, prima di chiedere sostentamento economico a parenti e amici, ha l’obbligo - prima di tutto morale - di limitare le spese non necessarie e lussuose sue e di chi gli sta attorno; così facendo, i parenti e gli amici che possono economicamente contribuire, certamente non faranno mancare il loro contributo.
Se Cassano non deve fare fronte a spese imprevedibili ed improvvise perché i suoi rappresentanti comunali ci chiedono un aiuto finanziario? Per continuare con una prassi amministrativa fin qui tenuta?
Anche se si dimostrasse che si rende necessario tale aiuto, un’amministrazione pubblica ha l’obbligo morale di comportarsi allo stesso modo di un buon padre di famiglia?
Pertanto l’intero consiglio comunale, prima di un’eventuale approvazione di questa ennesima tassazione - che arriva dopo i tanti rialzi e creazione di nuove imposte già approvate in questa consiliatura - dovrebbe impegnarsi a controllare e limitare le consistenti spese dell’Ente che a tanti appaiano “lussuose” e non strettamente necessarie per il funzionamento della macchina amministrativa.
Bisogna vigilare affinché non si ripetano le condizioni che hanno trascinato la nostra comunità a vivere un dissesto finanziario comunale che ha gravemente ferito e frenato lo sviluppo; la storia del nostro Mezzogiorno ci insegna che normalmente, alimentare a dismisura la spesa pubblica senza il minino ritorno in termini di sviluppo sul territorio finisce per disegnare e determinare una città meno civile, meno libera e anche meno ricca.
Esattamente il contrario di quello a cui aspiriamo per la nostra Cassano.
Mozione #cambieràtutto PD Cassano