Abbiamo ricevuto dal M° Palazzo e da altri lettori alcune personali considerazioni scaturite dalla lettura del nostro recente articolo sul popolo Curdo e ve le proponiamo di seguito. (La redazione)
L’articolo pubblicato da voi di infosibari.it sulla questione curda, ha toccato profondamente la mia sensibilità e voglio esprimere un mio parere.
MA HAR BAJE in curdo significa “possa tu vivere per sempre”, che è un po’ più bello di “Hello”. Così scriveva in uno dei capitoli del libro “Pappagalli Verdi” il chirurgo di guerra Gino Strada fondatore di Emergency, consiglio di leggerlo a certi politici giusto per riflettere e comprendere meglio quale è la questione curda, di questo popolo che vaga senza una patria, e perché i turchi vogliono una soluzione di comodo a loro. Alla fine della grande guerra la sconfitta dell’impero ottomano e la spartizione dei suoi territori avevano alimentato le speranze dei curdi di vedere nascere uno stato nazionale indipendente in base al trattato di Sevres, firmato nel 1920 dalle potenze alleate vincitrici. Questo trattato però non fu mai applicato, perché la vittoria dell’esercito, guidato da Mustafà Kemal Ataturk, nella guerra d’indipendenza obbligò le ex potenze alleate a firmare un nuovo trattato, quello di Losanna 1923, che eliminò le concessioni alle minoranze curde e armene e che ha portato alla cancellazione della parola “Kurdistan” dai libri di testo nelle scuole turche.
Ah, cara Europa, hai dimenticato, nei conflitti di oggi, più del novanta per cento delle vittime sono civili. Migliaia di donne, di bambini,di uomini sono uccisi ogni anno nel mondo. Sfruttamento, violenza, guerra, morti, violazioni dei diritti, sopraffazione dei deboli, sottomissione dell’uomo e dei suoi valori alle logiche del denaro e del mercato (le uniche ideologie che godono di immunità ideologica) sono sotto i nostri occhi, ma dato che le glorie dello scontro frontale non sono più in offerta speciale, i neuro recettori della sensibilità all’altrui sofferenza paiono essersi atrofizzati. (Parafrasando Moni Ovadia).
Ma non era la libertà dell’uomo, e dunque i termini della questione rimangono gli stessi, è una delle problematiche più importanti al mondo, questo popolo nomade, con una propria cultura e proprie tradizioni, dimenticato alla luce della relazione tra la Turchia e L’unione Europea. (Enzo Palazzo)
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È l'ennesima dimostrazione di sopraffazione e ipocrisia del sedicente democratico occidente. Fa veramente ribrezzo la diretta accondiscendenza al certo sterminio delle stesse popolazioni che abbiamo sfruttato per combattere l'Isis e a cui adesso voltiamo le spalle.
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Voglio ricordare, a me stesso in primis, che l'America e la rovina del mondo!
La distruzione del popolo curdo è cominciata molto prima della " Guerra del Golfo" per mano dell'America (per l'appunto) che aveva armato Saddam, lo aveva sostenuto, utilizzato ed incitato fino a poi ucciderlo quando il dittatore non gli tornava più utile, anzi!
Lo sterminio dei curdi subì una recrudescenza senza precedenti con la gassificazione ad opera di Saddam sostenuto dall'America.
Il lavoro sporco definitivo lo ultimerà sempre l'America con la strumentalizzazione di Erdogan che darà il colpo di grazia ai Curdi e farà il cane da guardia sulle frontiere dell'est col blocco degli immigrati dando così il contentino alle "democrazie" occidentali, serve del padrone americano!!!
Non è discorso da poter fare in due parole questo, ma una cosa è certa che dal punto di vista politico sono sempre stato in prima fila, manifestando il mio dissenso!!!
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Ataturk, nel silenzio dell'Occidente, ha sterminato qualche centinaio di migliaia di Cristiani cattolici e ortodossi e di Curdi subito dopo la Grande Guerra. Purtroppo è un genocidio non riconosciuto come tale. Gli interessi economici hanno sempre scavalcato la giustizia e la pietà.