Lungi dal volere impartire suggerimenti a quanti si prodigano nel formulare proposte sul trasporto ferroviario per questo comprensorio, non si può fare a meno di sottolineare la grande sciagura che sta per abbattersi sulle popolazioni dello Ionio tutto a causa della così detta bretella di Sibari.
Il primo e più macroscopico effetto sarà quello della quasi totale cancellazione del trasporto regionale che dalla attuale stazione di Sibari non avrà che qualche treno nelle direzioni Catanzaro e Cosenza e zero treni sulla tratta Sibari-Taranto poiché leggendo il PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ECONOMICA COLLEGAMENTO DIRETTO CON LE LINEE METAPONTO- REGGIO CALABRIA E COSENZA- SIBARI BRETELLA DI SIBARI, RELAZIONE GENERALE, alle pagine 24- 25- 26- 27 si evince quanto appresso specificato.
Nello scenario attuale sulla Cosenza – Sibari circolano complessivamente 20 treni:
sulla Sibari-Catanzaro 21 treni;
sulla Sibari – Villapiana 8 treni solo merci e IC (Cancellato da lustri il trasporto regionale).
Lo scenario futuro prevede:
Bivio bretella- Sibari (lato Cosenza) solo 8 treni
Sibari- Bivio bretella (lato Catanzaro) 4 IC e 8 merci.
Sostanzialmente la bretella di Sibari abolirà di fatto il trasporto ferroviario da e per quella località decretandone la scomparsa dopo circa centocinquanta anni. Tutto ciò per un presunto risparmio di circa 10 minuti nella tratta presa come riferimento e cioè S. Marco – Corigliano.
La cosa si potrà evitare solamente se alla fine della bretella si realizzerà la nuova Stazione di Sibari (porta dello Ionio-Pollino verso Metaponto e porta della Magna Grecia verso Crotone) nella quale tutti i treni di cui sopra dovranno fermarsi. Questa la proposta che il Comitato ha prodotto nell’incontro con la Regione Calabria e che il Consiglio Comunale di Cassano ha fatto propria votando un ordine del giorno all’unanimità. Non ci rassegneremo a pensare che Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Amendolara, Trebisacce, Villapiana- Torre Cerchiara debbano essere frequentate da pochissimi treni solo nel periodo estivo (con poche corse), grazie all’impegno delle Regioni Puglia e Basilicata (quest’ultima nei suoi programmi prevede la riattivazione del trasporto regionale ferroviario, concordato con le ferrovie). Non ci rassegneremo all’idea che da quei luoghi non si possano raggiungere l’Università della Calabria, il futuro Ospedale di Corigliano Rossano, gli aeroporti di Lamezia e Crotone. Non accetteremo quella che sembra già da ora l’entrata in vigore dell’Autonomia differenziata (ironia della sorte proprio qui in Calabria) che privilegia territori penalizzandone altri.
Stiamo lavorando perché le cose vadano nella direzione da noi auspicata con un occhio particolare alle aree interne che sarebbero destinate ad ulteriore isolamento. Continueremo ad interfacciarci con la Regione Calabria e RFI al fine di trovare soluzioni condivise che non decretino la scomparsa del diritto alla mobilità per tutte le popolazioni interessate.
Comitato “Ritorno a Sibari”