Sul problema della "bretella" pubblichiamo l'interessante nota inviataci dall'assiduo frequentatore del sito Pino Dramisino, ex-funzionario delle Ferrovie dello Stato che conosce molto bene le problematiche del trasporto ferroviario ionico-calabrese e il comunicato del "fratellone degli italiani del nord" sen. Ernesto Rapani (FdI) che ne pensa una per ogni problema della Calabria, le spara a raffica, ne abbiamo sentite tante sue trovate, praticamente sembra che abbia un'ispirazione divina. Sappiamo che difende a spada tratta la legge Calderoli sulla "Autonomia Differenziata", meglio di quanto possa fare un qualsiasi "legaiolo" del lombardo-veneto ed ora mette lingua anche sulla bretella ferroviaria che isolerebbe la stazione ferroviaria esistente e ne propone una nuova di zecca. Senza ulteriori commenti di seguito pubblichiamo i due punti di vista. (La redazione)
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Gentile redazione, invio il mio pensiero in relazione alla diatriba che è nata sullo studio di fattibilità della bretella di Sibari. Lo studio di fattibilità è un'analisi sulla possibilità di costruire un'opera con i relativi costi/benefici. Quindi Italfer ha iniziato questo percorso scatenando una guerra che a mio avviso è solo di campanile o peggio; essendo le amministrazioni di Cassano e Corigliano-Rossano alla fine del mandato, hanno bisogno di pennacchi da dare in pasto all'opinione pubblica. Questa mia convinzione nasce dal fatto che fino ad oggi nessuno si è interessato seriamente al ripristino dei treni sulla linea jonica al di là di una semplice lettera di Papasso al ministero dei trasporti per la istituzione di una freccia per Milano senza che lo stesso sia entrato nel problema del perché non ci sono treni della lunga percorrenza sulla jonica.
Nel 2010 viene eletto governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti e nello stesso periodo il governo/ministero del tesoro propietario di FS riduce le sovvenzioni verso il trasporto universale, lunga percorrenza, alla luce di una nuova politica aziendale sui costi/ricavi.....il gioco è fatto, la soluzione è semplice... Trenitalia propone il ridimensionamento della linea jonica che diventa di interesse regionale gestita esclusivamente da regione Calabria. Vengono soppresse 9 coppie di I.C. e espressi notturni ...agli abitanti della jonica viene impedita la mobilità per il Nord però qualche mese prima una ditta di autobus aveva già iniziato il servizio fra Crotone e Milano... tutto studiato?
Da quella data le concessionarie diventano in Calabria 86 contro le 9 della regione Lombardia. Una politica miope e volutamente assente che ignora il problema dei cittadini, una politica regionale spesso finalizzata agli interessi dei privati e delle lobby.
Non mi sembra che dal 2010 sia cambiato qualcosa. Il modus operandi è sempre lo stesso. Da una parte Stasi dice che Corigliano-Rossano è la seconda città della Calabria e quindi la Freccia Rossa si deve attestare su Rossano, non lo dice palesemente ma il senso è quello, quando si completerà l'elettrificazione della linea.... Papasso dice che la stazione di Sibari non si tocca...
Ma nessuno dei due ha una visione globale dei trasporti e nessuno dei due ha fatto,nel passato, una battaglia a difesa della linea jonica. Quindi di che cosa parlano ?
La freccia Rossa è arrivata grazie alla caparbietà della senatrice Silvana Abate e all' insistenza del presidente di Viva la Vita. Sarebbe auspicabile,una volta completata l'elettrificazione e dopo aver riconsegnato la linea jonica al trasporto universale, attestare i treni a Crotone a servizio di gran parte della popolazione della jonica. La proposta di attestamento della freccia a Rossano è improponibile come la proposta di una stazione AV nella zona del costruendo ospedale della sibaritide. sulle dichiarazioni che la bretella è una infrastruttura necessaria per la connessione alla rete Ten-T: ma non era più facile mettere treni in coincidenza a Paola con i treni per il Nord? O pensano a nuove frecce?
Questi signori lo sanno che l'AV da Napoli è satura che non è possibile più inserire nuove tracce orario ovvero nuovi treni?
Chi propone queste cose sa che toglierebbe la possibilità ai cittadini dell' alto Ionio l'utilizzo dell' unico treno per il Nord?
Ai cittadini di Rossano è stata data la possibilità di una coincidenza a Sibari con un treno regionale. I promotori della freccia a Rossano dicono che Cassano ha la stazione di Doria a disposizione per il servizio viaggiatori, ma ai cittadini dell' alto Ionio quale servizio viene garantito? Un cittadino di Rocca imperiale dovrebbe percorrere 73 km con la propria macchina per intercettare un treno e poi lasciare l'auto nel deserto di Doria. Ma è normale fare una proposta del genere e poi per che cosa ? Per avere il pennacchio della freccia Rossa a Rossano? Gli amministratori per essere rieletti devono lavorare bene per il periodo del mandato ricevuto non attaccarsi a proposte sterili e demagogiche. Poi non di secondaria importanza è l' impatto sull'esistente: case, attività commerciali, scuola, campo sportivo.
In definitiva la bretella di Sibari serve?
Certo è un'opera infrastrutturale importante che da respiro alla mobilità su ferro riducendo i tempi di percorrenza ma se resta limitata al trasporto regionale e lontano dal centro abitato anche quest' opera non risolve alcun problema del trasporto su ferro nel nostro territorio e quindi cosa fare?
I politici, gli amministratori, la società civile, le associazioni devono fare proposte univoche e parlare una sola lingua. La cosa più ardua da ottenere è il rifinanziamento da parte del ministero del tesoro del trasporto universale sulla linea jonica con il ripristino di IC e la istituzione di almeno una nuova freccia Rossa per Milano, la rimodulazione del contratto dei servizi fra regione Calabria e Trenitalia che dovrà contenere il ripristino del trasporto regionale fino a Taranto con coincidenza con i treni diretti al nord, servizio cadenzato da Catanzaro, Crotone, Sibari, Castiglione, Paola in coincidenza con i treni per il Nord, istituzione di collegamenti fra Rocca e Lamezia per l'aeroporto o in alternativa il collegamento verso l'aeroporto di Sant' Anna ma questa soluzione è più impegnativa mancando il collegamento diretto Crotone aeroporto e la notevole distanza fra l'alto Jonio e Crotone. Grazie per l'attenzione, vostro Pino Dramisino.
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TERMINAL INTERMODALE E UNA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA A SIBARI
La proposta giunge dal Sen.Ernesto Rapani che invita le amministrazioni comunali di Corigliano-Rossano e Cassano a dialogare.
Prossima l’attivazione di un tavolo pubblico
Presa di posizione del Senatore Ernesto Rapani sulla realizzazione della bretella di Sibari, progetto proposto da Rfi nel 2020, che prevede un collegamento tra la fascia tirrenica e la fascia litoranea del basso jonio attraverso la suddetta bretella. La stazione di Sibari è il punto di convergenza delle linee Metaponto - Catanzaro Lido - Reggio Calabria (linea jonica) e Sibari – Cosenza – Paola, rappresentando quindi un nodo strategico per i collegamenti ferroviari. Inoltre, Sibari funge da cerniera tra diverse direttrici ferroviarie che attraversano il territorio, connettendo il basso jonio con la trasversale verso il tirreno e l'alto jonio fino alla Puglia. Il Senatore Ernesto Rapani richiama la bretella di Sibari come punto di connessione diretto tra Cosenza e Crotone, che non dovrebbe essere considerata esclusivamente un'opportunità per promuovere lo sviluppo e il rilancio della zona, ma anche come un'area potenziale per la realizzazione di un terminal intermodale per il trasporto ferroviario e su gomma.
La proposta di Rapani è di prevedere un'area idonea per la costruzione di una nuova stazione ferroviaria a Sibari, basata sulla convinzione che Sibari possa rappresentare un punto strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio, grazie alla sua posizione baricentrica e ai collegamenti ferroviari esistenti. L'attenzione è concentrata su diversi punti relativi alla situazione attuale e alle potenziali prospettive di sviluppo del territorio, inclusa l'integrazione della bretella di Sibari nel terminal intermodale da inserire nel PSA. Questo mira a favorire una maggiore interconnessione e agevolare lo scambio di merci e passeggeri tra diverse modalità di trasporto.
Il Senatore Rapani mette in evidenza la mancanza di dialogo e accordo tra le amministrazioni coinvolte nel Psa, indicando questa situazione come una grave omissione. «Diventa di fondamentale importanza, spiega Rapani, il coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni locali per il successo e la coerenza delle politiche e degli interventi sul territorio». A tal riguardo Rapani esprime disappunto per il fatto che non vi sia traccia della proposta avanzata nel progetto di piano. Ciò rappresenta una discrepanza tra le proposte avanzate dagli attori locali e l'effettiva presa in considerazione di tali proposte nella pianificazione territoriale ufficiale. Da qui l’impegno del rappresentante di FDI a promuovere il dialogo tra le amministrazioni locali, mediante l’attivazione di un tavolo pubblico con i due sindaci coinvolti (Corigliano Rossano e Cassano) al fine di discutere della questione e cercare una soluzione condivisa.