Ci sono molte persone (basta leggere qualche post su Facebook) che non riescono a utilizzare in modo corretto gli avverbi quando e quanto, l'altro giorno lessi in una nota di un giovane laureato: "per quando mi è dato sapere...", e poi una studentessa: "...non so quanto lo incontrerò", errori di questo tipo sarebbero poco importanti se non si avessero velleità da scrittore o poeta. Ma non è su questo argomento che mi preme dire la mia stamattina. Dalla Gazzetta del Sud di ieri (trovate l'articolo nell'allegato) ho appreso che Cassano si appresta a diventare "Città Educativa", mica bruscolini, direbbe un mio amico romano. Mi è venuto subito in mente il grande filosofo Tommaso Campanella con il suo libro "La città del sole", nel quale ipotizzava una città dove lo scibile umano era a disposizione di tutti gli abitanti scritto sui muri di ogni strada, di ogni vicolo. Certo è un'idea molto interessante quella suggerita al sindaco e c., anche il vescovo ne è entusiasta. Cassano dopo "Città del sollievo" diventerà "Città educativa". Da molto non metto piede nel sancta sanctorum del municipio, questa volta farò un'eccezione e, salvo contrattempi inderogabili, andrò ad ascoltare cosa diranno nel Consiglio Comunale Aperto del giorno 5 Ottobre. Mi interessa molto sapere COME intendono procedere per raggiungere lo scopo, QUANDO intendono iniziare e soprattutto QUANTO ci sarà da spendere e quindi ELARGIRE a chi si metterà, o si è già messo, a disposizione. Starò ad ascoltare con particolare attenzione, sperando che anche loro non confondano il quando con il QUANTO.
Antonio Michele Cavallaro
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