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Sibari. Ulteriore nota sul libro del prof. Mollo

mollo1.JPG(foto: da sin. Prof. Liguori, dott.ssa Bonofiglio, prof. La Marca, Prof. Mollo) Come già pubblicato sul nostro sito, il 10 Novembre scorso è stato presentato presso la sala convegni del Museo di Sibari, il libro del prof. Fabrizio Mollo dal titolo "GUIDA ARCHEOLOGICA DELLA CALABRIA ANTICA", è stata una serata molto interessante durante la quale si è dissertato sul tema dell'archeologia calabrese  con grande passione e professionalità. Il coordinatore e organizzatore della manifestazione, prof. Franco Liguori ci ha inviato il testo del suo intervento che con vero piacere pubblichiamo: offre degli spunti di riflessione particolarmente centrati su alcune peculiarità del libro e sulla situazione dell'archeologia calabrese.

"Buona sera a tutti e benvenuti a questo nuovo appuntamento della nostra Associazione, la SIPBC Onlus- Sezione Regionale Calabria, che – come ormai tutti sapete – si occupa di divulgazione e difesa dei nostri beni culturali, non solo archeologici, ma anche artistici, storici, ambientali e paesaggistici, cercando di sensibilizzare adulti e giovani alla conoscenza e al rispetto del nostro ricco patrimonio di tali beni, che può e deve diventare un volano di sviluppo per l’economia della nostra regione.

E’ nota a tutti la straordinaria ricchezza di siti archeologici presenti nel vasto territorio regionale della Calabria, conosciuti, però, quasi esclusivamente dagli “addetti ai lavori” e da pochi appassionati, se si escludono le aree archeologiche corrispondenti ai siti delle grandi poleis coloniali della Magna Grecia, come Sybaris, Kroton e Locri Epizefirii, e qualche altro sito come quello di Kaulonia, nella Locride, o Castiglione di Paludi, nella Sibaritide, o Scolacium, nel territorio di Roccelletta di Borgia.

Occorre rilevare, innanzitutto, che la Calabria antica non è solo Magna Grecia e che, quindi, il panorama dell’archeologia calabrese non si limita alle testimonianze che riguardano i resti delle città coloniali dello Jonio (Sibari, Crotone, Locri) e a quelli delle sub colonie tirreniche di Temesa, Terina, Hipponion-Vibo, Medma, ma comprende altre epoche, che vanno dalle fasi pre e protostoriche, antecedenti all’arrivo dei Greci della colonizzazione storica (VIII a.C.), alla fase degli Enotri , e poi, in epoca ellenistica alla discesa delle popolazioni italiche dei Lucani e dei Brettii (IV-III sec. a.C.) ed infine al periodo dell’occupazione romana, sino alla fase tardo-antica e alto-medievale.

Per conoscere le numerose testimonianze archeologiche della Calabria, oggi disponiamo di un prezioso volume, uscito presso l’editore Rubbettino nel marzo 2018, che reca il titolo di GUIDA ARCHEOLOGICA DELLA CALABRIA ANTICA, opera di un valoroso e preparato archeologo calabrese, che insegna Archeologia classica all’Università di Messina : il prof. Fabrizio Mollo, autore di moltissimi saggi, studi e monografie in tema di archeologia calabrese. Egli, oltre all’insegnamento, svolge un’intensa attività di ricerca in Calabria ed in Sicilia, occupandosi di popolazioni indigene (Enotri, Lucani, Brettii ); dal 2014 fa parte della Missione archeologica italiana presso Skotoussa, in Tessaglia (Grecia). In ambito calabrese, F. Mollo è conosciuto per aver scavato, pubblicato e musealizzato i contesti archeologici dell’area del medio Tirreno cosentino, da Belvedere Marittimo a Paola, realizzando il Museo dei Brettii e del mare di Cetraro; si è occupato anche di altri contesti archeologici del Tirreno calabrese, tra cui quelli di Tortora (l’antica Blanda), S. Maria del Cedro (l’antica Laos), Serra Aiello-Campora S. Giovanni (l’antica Temesa).

Immagine1.jpgNoi siamo qui stasera, per presentare questo suo recente lavoro della “Guida archeologica della Calabria antica”, che sta riscuotendo tanti lusinghieri apprezzamenti da parte degli studiosi specialisti, ma anche dal cosiddetto grande pubblico, che trova il libro di agevole lettura e di grande utilità per chi vuole accostarsi all’affascinante mondo dell’archeologia e, in particolare, vuol conoscere i numerosissimi siti archeologi di cui è ricca la nostra regione, in qualsiasi contesto territoriale ci troviamo a viaggiare, dal Tirreno cosentino alla Piana di Lamezia, da Vibo V. alla Piana di Gioia Tauro, da Reggio a Locri, da Squillace a Crotone, da Crotone a Sibari, dalla Sila a Cosenza, dal Pollino a Castrovillari.

Il volume, come fa rilevare il prefatore (prof. Gioacchino Francesco La Torre), è molto di più di una normale “Guida archeologica”, e questo titolo risulta, quindi, molto riduttivo, perché non dà affatto conto della mole del libro (ben 750 pagine) e della grande quantità di notizie e di informazioni che fornisce su tutti i siti archeologici, che sono tantissimi, nella nostra regione, e che l’Autore illustra dettagliatamente e con una scrittura discorsiva e comprensibile anche a chi non è un “addetto ai lavori”. L’unica Guida archeologica della Calabria finora disponibile era quella edita nel 1998 (20 anni fa) da Edipuglia, a cura di Maria Cecilia Parra e con testi di Guzzo, Paoletti, Russo e della stessa Parra. Ma io, che sono un appassionato di archeologia e di storia della Magna Grecia e conosco tutta la letteratura sull’argomento, posso tranquillamente dirvi che la “Guida” di F. Mollo supera abbondantemente, per ricchezza di contenuti e per originalità di impostazione, l’opera sopracitata e rappresenta un prezioso strumento per conoscere approfonditamente l’immenso e affascinante patrimonio archeologico della nostra regione.

Scrive il prof. La Torre nella prefazione, che “il volume costituisce in primo luogo, una preziosa introduzione alla storia e all’archeologia della Calabria antica, dalla prima comparsa dell’uomo nel Lametino, risalente a circa 700 mila anni fa, fino all’Alto Medioevo…e costituisce il miglior approccio attualmente disponibile alla comprensione della Calabria antica: da leggere come un libro di storia e da tenere sempre con sé andando in giro per la Calabria, come guida preziosa alla visita”.

Concordo pienamente col prof. La Torre, il quale fa notare anche il “linguaggio semplice e scorrevole, senza tecnicismi gergali” usato da Mollo nel suo raccontare la storia antica della nostra regione, a partire dalle fasi pre e protostoriche e, via via, fino all’arrivo dei Greci e poi dei Lucani e dei Brettii e, ancora, dei Romani.

Il libro consta di 2 parti : una prima, di carattere generale, che racconta la storia della Calabria in età antica, con lucidi e puntuali sintesi che illustrano: la preistoria, la protostoria, la colonizzazione greca da fine VIII a metà IV sec. a.C. , l’età ellenistica, la romanizzazione, il tardo-antico e l’alto- medioevo.

Il racconto storico della Calabria antica è preceduto da un interessante capitolo, che costituisce anche un elemento di “novità” del libro, sulla “storia degli studi e delle ricerche archeologiche in Calabria”, dai viaggiatori del Grand Tour a Paolo Orsi, da P.Orsi ai giorni nostri.

La seconda parte del libro racconta, in forma di Itinerari ( 13 in tutto), i principali contesti archeologici della regione : le poleis magno greche (Sybaris-Thurii-Copia; Kroton, Kaulonia, Reggio..), i centri romani e indigeni, ma anche le “Chorai”, i territori, delineandone la storia, descrivendone la forma urbana, le strutture pubbliche e private, i luoghi di culto, le aree funerarie.

Questa seconda parte della Guida ci permette di scoprire siti e luoghi della nostra regione che ai più non sono noti per la loro “preziosità” in ambito archeologico. Faccio un esempio: la SILA, un’area bellissima della nostra Calabria, che noi sempre colleghiamo ai suoi meravigliosi paesaggi, ai suoi suggestivi laghi, ai suoi pini, alla natura lussureggiante, ma quasi mai all’archeologia. Leggendo la GUIDA di Mollo, scopriamo che la Sila, alla quale egli dedica un apposito “itinerario” (n. 10), riveste grande interesse anche sotto il profilo archeologico, perché conserva testimonianze antichissime della presenza dell’uomo nella nostra regione, che si datano dal Paleolitico inferiore al Neolitico finale. “Le presenze archeologiche nell’area”- si legge nella Guida – “risalgono al Paleolitico inferiore, con industrie su ciottolo nell’area dell’Arvo, al Paleolitico medio e superiore, tra Ampollino, Arvo e Mucone”.

E ancora : “Tra i siti meglio documentati, anche attraverso attività di scavo svoltesi tra il 2005 ed il 2008, dobbiamo ricordare le ricerche nell’area delle sponde del Lago Cecita. Si tratta di vasti abitati con numerosi insediamenti preistorici tra il Neolitico finale e l’Eneolitico iniziale, disposti nell’ampia vallata del fiume Mucone, ora semisommerso dal Lago Cecita”.

mollo.JPGAmpio, ricco di informazioni e ben documentato, anche con foto e disegni, è il capitolo dedicato a Sybaris-Thurii-Copia, alla Sibaritide e all’alto Ionio cosentino, al nostro comprensorio territoriale, insomma, in cui non ci sono soltanto quelli che genericamente sono chiamati “Scavi di Sibari”, ma molto altro ancora, dalle testimonianze del Paleolitico e del Neolitico nelle Grotte S. Angelo di Cassano e nel sito di Favella della Corte a Corigliano, al sito protostorico di Broglio di Trebisacce, ai siti tardo-arcaici di Torre Mordillo e Francavilla Marittima e di Amendolara. Tutto raccontato e descritto minuziosamente e in modo chiaro e comprensibile anche a non specialisti, in un capitolo di 100 paginee. Stessa precisione e limpidezza espositiva si registra nella descrizione di tutti gli altri itinerari, che rendono il libro veramente di grande interesse e di piacevole lettura.

Trattandosi di una GUIDA, il libro fornisce anche utili indicazioni sulle aree archeologiche, sui musei presenti nel territorio, statali, ma anche civici.

Chiudo questo mio intervento introduttivo, con una considerazione, che faccio mia, del prof.Gioacchino Francesco La Torre, docente di Archeologia classica all’Univ. di Messina, che è in qualche modo il “maestro” del nostro Autore (Fabrizio Mollo) :

La “Guida” di F. Mollo “è un libro destinato innanzitutto ai Calabresi, che tutti dovrebbero leggere per riappropriarsi consapevolmente del loro passato e che dovrebbero gelosamente custodire nella biblioteca di casa. Ma destinato anche ai tanti turisti e ai visitatori interessati che ogni anno scelgono la Calabria come meta di vacanza, che lo dovrebbero avere come compagno di viaggio in ogni escursione per i tanti parchi e musei archeologici della Regione. relator mollo.jpgMa il libro è anche un valido strumento di conoscenza per tutti i lettori colti, per gli appassionati di archeologia, per gli studenti delle scuole superiori e, soprattutto, per gli studenti universitari dei corsi di studio di Lettere, Beni culturali, Archeologia, che vi trovano informazioni preziose sulla storia e sull’archeologia della Calabria, un rigoroso approccio metodologico e una ricchissima ed aggiornata bibliografia”.

Prof. Franco Liguori

(Ricordiamo che il libro è in vendita nelle migliori librerie e lo potete anche ordinare presso la SYBARIS TOUR che provvederà anche alla consegna a domicilio - Per info tel 098174520 - 3201772190)

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