Una composizione poetica del nostro amico Aurelio Albanese che prende spunto dai recenti fatti accaduti in alcune aree del nostro paese dove dei bambini sono stati sottratti alla potestà dei genitori per essere "piazzati" altrove in cambio di danaro e ad opera di funzionari pubblici. Uno scandalo di cui non si parla più, come tanti altri che avvengono di continuo e di cui dopo brevi notizie iniziali non si parla più. Aurelio ha toccato col cuore i drammi dei bambini e delle loro famiglie d'origine, a noi non resta che leggere e tenere alta l'attenzione perchè siffatti veri e propri delitti non avvengano più. (La redazione)
Questi nostri poveri
figli strappati
dalle braccia delle
loro mamme
e dei loro papà,
a cui han cancellato
radici e identità,
e derubati di
ogni naturale amore,
costretti a mentire
e condannati
a sentimenti confusi
tra vizi e inganni.
Questi nostri figli
senza colpa, stuprati,
torturati e offesi
in case famiglia
e destinati ad un mercato
di esperimenti
per famiglie gay,
a cui nessuno più corre
in aiuto, lasciati
in un mare di merda
dai loro avvocati
collusi, incapaci
e impotenti difronte
ad una ingiusta
giustizia che ricava
da quei rapimenti
di bimbi innocenti
grandi guadagni.
Questi nostri bimbi
tra le forti mascelle
di mostri, costretti
a crescere con sentimenti
indotti di rabbia e il peso
di una condanna.
Figli che non sapranno
mai quanto siano stati
amati dalla loro famiglia
che ogni giorno
per loro prega sperando
che tornino a casa.
di Aurelio Albanese