In seguito all’interrogazione parlamentare del sen. Nicola Morra (+ 10), sulle presunte irregolarità che nel Comune di Cassano potevano far supporre delle attività sodali con la locale malavita, è scattata la nomina, da parte del prefetto Gianfranco Tomao, della commissione incaricata di accertare se ci sono state infiltrazioni mafiose o tentativi compiuti a tale scopo, (in coda al presente articolo, la dichiarazione del sindaco Papasso)
Anche Corigliano è stata attenzionata dalla prefettura e quindi altra commissione nominata per indagare sulle tante licenze edilizie rilasciate illecitamente e per alcuni contratti tra il comune ionico ed alcune ditte. A tanto si è giunti dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale nel 2011 per vicinanza alla ‘ndrangheta locale e dopo indagini esperite dalla Procura della Repubblica di Castrovillari il cui risultato è racchiuso in voluminosi faldoni inviati a suo tempo alla Prefettura di Cosenza.
La commissione d'accesso per il Comune di Cassano allo Jonio è composta dal viceprefetto aggiunto Vito Turco, dal capitano dell'Arma dei carabinieri Francesco Barone e dal Funzionario ingegnere del Provveditorato interregionale opere pubbliche Sicilia e Calabria, Francesco Trecroci. Mentre la commissione per il Comune di Corigliano Calabro è composta dal viceprefetto Filippo Romano, dal dirigente in quiescenza del ministero dell'Interno Antonio Scozzese e dal sottotenente della Guardia di finanza Giulio Tavanzo.
Salta subito all’occhio come nelle due commissioni vi siano due diverse figure delle forze dell’ordine, mentre a Corigliano è stato nominato un ufficiale della Guardia di Finanza, a Cassano ad indagare ci sarà un ufficiale dei Carabinieri. Di primo acchito la cosa potrebbe sembrare casuale ma l’ulteriore presenza di un ex-funzionario del Ministero dell’Interno a Corigliano e di un ingegnere esperto di opere pubbliche a Cassano, fanno supporre che, mentre a Corigliano l’indagine potrebbe essere indirizzata verso eventuali reati di natura finanziaria, a Cassano, invece, si potrebbe trattare di accertamenti riguardanti appalti di opere pubbliche e di “intrallazzi” inerenti operazioni sottobanco per l’ottenimento degli stessi o altri tipi di “favori”.
Ovviamente si tratta di supposizioni e ci auguriamo di vero cuore che sia tutto in ordine, certo è che durante i tre mesi che durerà l’inchiesta i due comuni saranno semi-paralizzati e potranno forse occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione, si paventa anche la possibilità che l’inchiesta venga prorogata di ulteriori tre mesi se nella prima fase le commissioni non riusciranno a portare a termine il loro lavoro.
Ulteriore nota a margine: L'inchiesta in corso potrebbe causare ulteriori problemi all'iter per la fusione tra i comuni di Corigliano e Rossano? E' una domanda legittima che dovranno porsi i propugnatori della fusione che tante energie e impegno hanno profuso finora.
Antonio M.Cavallaro
COMUNICATO DEL SINDACO DI CASSANO IONIO
NOMINATA LA COMMISSIONE DI ACCESSO AGLI ATTI. IL SINDACO PAPASSO: “SONO SERENO. RITENGO OPPORTUNA LA NOMINA PER FUGARE OGNI SOSPETTO”.
Comunico ed informo che questa mattina si è insediata, presso il Comune di Cassano All’Ionio, la Commissione di Accesso agli atti disposta e nominata dal Prefetto di Cosenza, dottor Gianfranco Tomao, peraltro più volte, da me invocata nelle competenti sedi istituzionali. La Commissione è composta dal dott. Vito Turco, Viceprefetto aggiunto in servizio presso la Prefettura di Cosenza, dal Capitano Francesco Barone, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano Calabro, l’Ing. Francesco Trecroci, funzionario della sede coordinata del Provvedimento Interregionale alle Opere Pubbliche Sicilia – Calabria di Catanzaro.
“Alla Commissione all’atto dell’insediamento ho espresso il mio benvenuto, buon lavoro e ho garantito la piena, massima e totale disponibilità affinché possa espletare il compito nel miglior modo possibile. Sono sereno e convinto di aver fatto pienamente il mio dovere nel rispetto delle leggi del Paese e, quindi, ritengo che sia stata opportuna la nomina della stessa anche per fugare ogni sospetto sulla mia dignità e dirittura morale prima di uomo, poi di sindaco e naturalmente sull’attività amministrativa.”
Il Sindaco di Cassano All’Ionio
Giovanni Papasso