Il problema dei medici di base sta creando difficoltà in molte aree della nostra regione, a Cassano da diverso tempo il portavoce del Comitato Spontaneo per la tutela della salute pubblica Francesco Garofalo, lo sta gridando ai 4 venti e, ancora una volta lo fa con il comunicato-intervista che segue in coda alla presente nota.
Lo scorso venerdì, in un comunicato-intervista pubblicato sulla Gazzetta del Sud, anche un membro della maggioranza del governo cittadino, Gianluca Falbo,(nella foto a lato) ha evidenziato che "l'emergenza ha ormai raggiunto livelli drammatici..." (pubblichiamo l'intero articolo nell'allegato), la cosa ci ha fatto piacere anche perché é la prima volta che un membro della maggioranza esprime il proprio pensiero AUTONOMAMENTE. Tra l'altro, l'articolista ha tenuto ad evidenziare, almeno un paio di volte, che il consigliere Falbo è un "dem", un iscritto, cioé, al PD, quindi si potrebbe pensare che la sua esternazione preoccupata sia condivisa anche dal segretario del circolo PD di Cassano, attuale vice-sindaco Antonino Mungo, ma questa è una nostra elucubrazione. In ogni caso fa piacere che un giovane, già assessore, abbia deciso di cominciare a defilarsi dal "pensiero dominante" per intraprendere, seppur timidamente e, se permettete, un po' tardino, quel che sembra un abbozzo di percorso alternativo. "Meglio tardi che mai" recita un noto proverbio; del resto anche in alcuni comuni limitrofi è avvenuto che pezzi di maggioranza abbiano abbandonato la "comfort-zone" poco prima della scadenza del mandato, quindi niente di nuovo sotto il sole. Ma forse siamo noi ad essere troppo "fantasiosi", chi vivrà, vedrà! (A.M.Cavallaro)
Dichiarazione di Francesco Garofalo
"Emergenza medici di base a Cassano, con particolare riferimento alla frazione Lauropoli è tutt'altro che risolto. Come Comitato Spontaneo di Cittadini, per la tutela della salute pubblica, abbiamo presentato al protocollo del Comune un atto d'impegno affinché il Consiglio Comunale demandi al sindaco di esercitare il controllo sulle normative vigenti che regolano i medici di base". È quanto afferma, Francesco Garofalo, portavoce del Comitato. Che a seguito del pensionamento di un medico di base - si legge nella nota -, operante nella frazione di Lauropoli e a breve altri sanitari saranno collocati a riposo; che in conseguenza di ciò, si è venuta a creare una oggettiva difficoltà e gravi disagi per la popolazione residente, in particolare per gli anziani e persone impedite; che in assenza di un ospedale, il medico di famiglia rimane il principale punto di riferimento e l'unico presidio sanitario; che la vastità del territorio richiede l'ampliamento della platea dei medici in disponibilità; che la distribuzione avvenga in maniera omogenea e capillare sul territorio e la effettiva possibilità per i cittadini di esercitare il diritto della libera scelta; che le regole prevedono: "l’impegno dei medici sia consono all’orario settimanale di 38 ore, da suddividere in fino a 20 ore nel proprio studio (in base al numero di assistiti) e 18 ore tra distretto e Casa della Comunità: 5 ore con 500 assistiti; 10 ore tra i 500 e i 1.000 assistiti; 15 ore tra i 1.000 e i 1.500 assistiti; 20 ore per i massimalisti". Tutto ciò premesso, il comitato ha chiesto che il Consiglio Comunale, impegna il Sindaco a richiamare le autorità competenti, a far rispettare le normative vigenti in materia dei medici in disponibilità, atteso la vastità del territorio di Cassano, su cui gravitano ben tre popolose frazioni e aree rurali, al fine di garantire per tutti i giorni della settimana la presenza del medico in Cassano centro, Doria, Lauropoli e Sibari.