Il sindaco di Cassano, come probabilmente tutti i sindaci meridionali che hanno deciso di unirsi alla rete denominata "Recovery Sud", ha scritto al presidente Mattarella (Vedi lettera allegata) chiedendo lo stop della Proposta di Legge attualmente in discussione in Parlamento e che occupa i primi posti dell’agenda politica del Governo Meloni. Una lettera dai toni garbati, contenente, però, delle richieste decise e che non possono essere ignorate se non si vuole che le differenze tra il nord e il sud del paese diventino maggiori.
Il divario ormai non è più accettabile, da qualche parte si comincia a parlare di secessione, questa volta da parte del popolo meridionale, che non ne può più di questi continui stillicidi di risorse che vengono perpetrati a danno del popolo meridionale e a vantaggio del Nord. O l'Italia é madre unica, senza figli e figliastri o ci si divida sul serio senza bisogno di una "autonomia differenziata" che significherebbe un ulteriore impoverimento del sud del paese. La costituzione non prevede una scissione (e come potrebbe?) quindi se scissione si vorrà non la si potrà ottenere attraverso le chiacchiere vane in una maggioranza parlamentare che rappresenta solo un discreto 30% del paese, ma attraverso un sollevazione popolare i cui effetti non sono prevedibili e certamente non auspicabili, quindi ci aspettiamo che il presidente Mattarella prenda in seria considerazione le "garbate" missive dei sindaci del "Recovery Sud".
Antonio Michele Cavallaro