Il 27 aprile del 1915 moriva a Mosca a soli 43 anni il compositore e pianista russo Alexander Scriabin (1872-1915). Nato da una famiglia aristocratica, dopo la morte della madre crebbe insieme alla nonna e alla sorella del padre. Spinto dalla zia, cominciò lo studio del pianoforte da giovanissimo seguendo le lezioni di Nikolaj Zverev che fu insegnante anche di Sergej Rachamninov. Insofferente alle forme musicali tradizionali non si diplomò in composizione ma riuscì comunque a diplomarsi in pianoforte nel 1892. Nonostante le mani piuttosto piccole, con un'estensione di un'ottava, divenne un pianista affermato. Sentendosi però inferiore a Rachmaninov (che aveva mani eccezionalmente grandi) e sfidato dal compagno di corso Josef Lhévinne, si danneggiò gravemente le articolazioni della mano destra in seguito ad un folle studio. L’irreparabile danno alla mano destra lo spinse a comporre uno dei suoi capolavori: la Sonata in fa minore. Dal 1898 al 1903 insegnò al Conservatorio di Mosca, e dal 1904 al 1910 tenne concerti in tutta Europa riscuotendo un eccezionale successo. Dopo il diploma sposò una pianista ed ebbe numerosi figli, ma in seguito lasciò la moglie per una giovane studentessa con la quale ebbe un figlio, Julian. Questi fu un bambino prodigio, che compose alcuni brani di fattura raffinata prima di morire annegato in un incidente in barca all'età di undici anni. I cardini su cui poggia l’opera di Scriabin sono il misticismo e l’estasi; si tratta senza dubbio di una delle personalità musicali più complesse vissute a cavallo tra l’800 ed il '900.
Archivio
- Luigi Maffeo
- Arte: Musica, Pittura, Scultura
- Visite: 3304