All’incirca dopo cinque anni Enzo Palazzo torna nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide per proporre al vasto pubblico la mostra “Anemos”. Allora era denominata “Ritorno a Sibari”, con una lusinghiera presentazione della mostra e del catalogo del compianto professor Gianfranco Labrosciano.
Anemos, la mostra di arte contemporanea di opere pittoriche e installazioni di Enzo Palazzo, allestita nelle sale del Museo archeologico nazionale della Sibaritide, è stata inaugurata alla presenza di amici, estimatori ed esponenti del mondo dell’arte, della cultura e della scuola.
L’evento è stato promosso, organizzato e allestito dal Centro ScenoArt - arte cultura e ricerca - di Enzo Palazzo.
Nel corso dei suo intervento, oltre a porgere i saluti istituzionali, Adele Bonofiglio, direttrice del Museo archeologico nazionale della Sibaritide, ha aggiunto <che il museo è un luogo aperto al pubblico per promuovere la cultura, e la mostra del M° Enzo Palazzo è una occasione propizia per promuovere anche l’arte contemporanea>.
Il percorso artistico di Palazzo è stato magistralmente illustrato dallo storico dell’arte professor Mario Vicino, nonché Accademico cosentino e membro della Deputazione di storia patria della Calabria, autore di numerosi e pregevoli testi di storia dell’arte. Vicino, col suo intervento pregnante, e i suoi riferimenti al mondo della Magna Graecia, al pensiero filosofico della Grecia antica dal quale ha preso le mosse Palazzo, al significato del poema omerico dell’Odissea, passando per l’Ulisse di James Joice, ha trasformato la presentazione del percorso artistico di Enzo Palazzo in una vera e propria lectio magistralis, molto apprezzata e condivisa dal pubblico convenuto.
Il M° Palazzo ha concluso gli interventi ringraziando tutti per il loro interessamento e l’affettuosa presenza.
A Palazzo abbiamo rivolto alcune domande.
Perché questa mostra?
<Il progetto espositivo Anemos - chiarisce Enzo Palazzo, scenografo e artista concettuale e visivo - luoghi mirati dell’arte contemporanea pensato per il Polo museale della Calabria e valorizzazione del Museo nazionale archeologico della Sibaritide, si pone come una attenta analisi dell’arte contemporanea e delle tematiche connesse>.
Quali sono i temi salienti della sua ricerca artistica?
<La mostra presenta opere su carta realizzate con tecnica mista tra il 2018 e 2019, inedite ed esposte per l’occasione. Focalizza l’attenzione sulla mia ricerca artistica compiuta in questi anni. Nelle opere si diffondono intensi effetti scenografici, forza creativa ed espansione grafica svelano costantemente l’elegante contemporaneità. E’ un dialogo espressivo che spazia magistralmente in una dimensione mitologica di un mondo intimo, in cui trame infinite di sensazioni danno vita ad un nuovo viaggio che entra nella storia e risponde allo Zeitgeist con una funzione precisa. “Un nuovo Ulisse” - continua con foga Palazzo - prende per mano quello antico e insieme procedono verso l’avvenire. L’arte non conosce confini, passato, presente e futuro si incontrano e si intrecciano attraverso una fitta rete di richiami e tendenze e tecniche. L’arte racconta il mondo perché il mondo è inscritto in essa>.
Ha introdotto e coordinato gli interventi il giornalista Martino Zuccaro.