Il 21 aprile del 1920 nasceva a Venezia il compositore Bruno Maderna (era nato Bruno Grossato e in un secondo momento adottò il cognome da nubile della madre, Maderna)(1920-1973), uno dei massimi protagonisti della nuova musica internazionale e Caposcuola indiscusso dell'avanguardia musicale europea del secondo dopoguerra. Studiò al conservatorio di Venezia con Gian Francesco Malipiero e direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Antonio Guarnieri. Dal 1956 dette vita a Milano allo Studio di Fonologia musicale insieme a Luciano Berio, avviando così un’importantissima ricerca nel campo della musica elettronica. Fu docente al Mozarteum di Salisburgo, a Tanglewood e a Rotterdam.
“Spirito avventuroso ed irrequieto, Maderna non cessò mai di indagare nuove tecniche compositive; dal neoclassicismo modaleggiante dei lavori giovanili, ben presto si avvicinò all'espressionismo atonale della seconda scuola di Vienna ed alla dodecafonia, senza per questo dimenticare la principalissima esperienza bartokiana (di cui vi sono echi nel Concerto per due pianoforti e strumenti del 1948 e che ritornerà presente nelle tecniche proliferative da lui ampiamente utilizzate nei lavori degli ultimi anni).
Fu tra i precursori dello strutturalismo, assieme ai colleghi Stockhausen, Boulez e Nono, così come fu tra i primi ad indagare le possibilità offerte dall'alea (a questo riguardo, la sua Serenata per un satellite del 1969 viene universalmente considerata come uno dei momenti di più alto lirismo ottenuti con l'utilizzo di tecniche aleatorie).
Allo stesso tempo, fu precursore dell'impiego dei mezzi musicali elettronici (il suo brano Musica su due dimensioni fu il primo in assoluto a prevedere l'interazione tra un musicista dal vivo ed un nastro registrato).
Negli anni cinquanta ebbe pure saltuari contatti con la musica d'uso: scrisse commenti musicali per alcuni film e documentari e produsse pure alcuni arrangiamenti jazz per big band. Tra le musiche per film di maggior successo si rammentano le colonne sonore del film “Noi cannibali” e del film “Le due verità” per la regia di Antonio Leonviola.”
Morì precocemente nel 1973 a Darmstadt. Dieci anni prima aveva preso la cittadinanza tedesca.
Consiglio l’ascolto del Concerto per pianoforte e orchestra, composto a 22 anni da Maderna
A cura di Luigi Maffeo