Al 28 maggio sono legati due musicisti che a me piacciono molto, scopriamoli insieme ed ascoltiamo due loro composizioni che sicuramente avete già ascoltato e magari non sapevate chi le aveva scritte.
Il 28 maggio del 1805 moriva a Madrid il compositore e violoncellista Luigi Boccherini (1743-1805), fra i più prolifici compositori italiani di musica da camera. Dopo la formazione nella sua città (Lucca), si trasferì a Vienna con il fratello ed il padre, quindi a Parigi ed infine in Spagna dove rimarrà fino alla morte. Per molti anni sarà al servizio dell’Infante Don Luis. Nell’isolamento di quel luogo produrrà un’enorme quantità di musica da camera, sinfonie e concerti, fra i quali spiccano quelli scritti per il suo strumento, il violoncello. Il catalogo della vasta produzione di Luigi Boccherini presenta difficili problemi di attribuzione e di cronologia, perché molti dei suoi manoscritti andarono dispersi; tuttavia di Boccherini rimangono famosi molti brani come il Quintetto op.11 n.5 G.275 col celebre Minuetto. Il quintetto per archi, infatti, rimarrà un'invenzione esclusiva di Boccherini da lui ideata senza riferimenti a modelli precedenti. Spazzata via la monarchia spagnola dalle truppe francesi e dopo la partenza di Bonaparte, Boccherini non trovò più un'occupazione stabile: si sostenne a malapena con una pensione del re di Spagna e con gli irregolari proventi dal suo editore Pleyel. Trascorse gli ultimi anni nella miseria più nera, colpito anche da una grave malattia circolatoria e afflitto dalla perdita di tre figlie e della seconda moglie, il tutto in soli due anni.
Il 28 maggio del 1883 nasceva a Rovereto (Trento) il compositore italiano Riccardo Zandonai (1883-1944).Tra il 1898 ed il 1901 fu allievo di Pietro Mascagni al Liceo Musicale "Rossini" di Pesaro. Fu musicista non banale anche se i suoi tentativi di superare gli schemi dell'opera verista non andarono oltre il risultato di un'orchestrazione molto raffinata (particolarmente nell'opera Francesca da Rimini) e di slanci sinfonici di chiara derivazione ed ispirazione wagneriana. Scrisse opere e musica sinfonica. Fine strumentatore e profondo conoscitore delle tecniche di orchestrazione, Zandonai compose poemi sinfonici (Primavera in Val di Sole, Quadri di Segantini), musica per film e composizioni per strumento solista, tra cui il Concerto romantico per violino e orchestra.
a cura di Luigi Maffeo