Una serata di straordinaria qualità è stata offerta ieri sera al solito pubblico di fedeli appassionati musicofili dal m° Pino Campana nell’auditorium della Scuola di Musica G.Verdi, in Rossano, da lui diretta. Il concerto per pianoforte del giovane musicista di Foggia Francesco Raddato è andato aldilà dei soliti, già elevati, canoni della manifestazione “Città della Musica”.
Le note che sprigionavano dalle corde del piano stimolate dalle sapienti dita del talentuoso pianista danzavano nella sala come farfalle multicolori, come gocce a volte di rugiada delicata e fine, a volta di pioggia violenta e inducevano le corde dell’anima degli astanti a vibrazioni di elevatissima intensità. (nella foto Pino Campana e Francesco Raddato)
Francesco Raddato ha dato prova di aver ampiamente meritato gli innumerevoli premi che si è aggiudicato nei qualificati concorsi a cui ha partecipato. I brani che ha presentato ieri sera spaziavano da Liszt a Frank a Chopin e, a parte le difficoltà tecniche che presentavano, sono stati eseguiti con una capacità interpretativa molto personale, brillante ed efficace.
La violenza della “Caccia selvaggia” di Listz, per esempio, veniva percepita chiaramente, quasi riconoscibili i latrati dei cani, il galoppo dei cavalli, gli spari e le grida dei cacciatori, che dalle intuizioni del grande musicista ungherese passando attraverso le agili dita di Francesco Raddato giungevano vibranti al pubblico affascinato e coinvolto.
Il programma della serata comprendeva:
Franz Liszt: Ballata n.2 in SI min. S 171; Studio Trascendentale n.8; Caccia Selvaggia.
César Franck: Preludio, Corale e Fuga, FWV 21
Fryderyk Chopin: Etudes op.25: n.10 in SI min, n.12 in DO min.
Alla fine del concerto una standing ovation ha sancito il gradimento del pubblico per il giovane concertista, che avrà sicuramente un futuro ricco di successi e soddisfazioni. AD MAJORA.
Un grazie di cuore al M° Pino Campana, alla Pro-Loco di Rossano e a tutti gli sponsor che ognuno per la propria parte hanno reso possibile questa magnifica serata di musica.
Antonio Michele Cavallaro
(L'immancabile foto di gruppo alla fine del concerto)