Come potremmo non ricordare che 13 anni fa il 6 settembre del 2007 moriva il tenore italiano Luciano Pavarotti (1935-2007). Esordì nel 1961 a Reggio Emilia con La Bohème di Giacomo Puccini, opera a lui congeniale, cui si aggiunsero presto altri titoli capitali della sua straordinaria carriera, primi fra tutti L’elisir d’amore (Donizetti) e Un ballo in maschera (Verdi). Attorno a queste tre opere Pavarotti costruì la sua carriera caratterizzata da un repertorio ben calibrato di ruoli lirico-leggeri (soprattutto Bellini e Donizetti), poi gradualmente integrato da personaggi più drammatici. L’oculatezza nelle scelte gli ha permesso di conservare pressoché integro fino alla fine uno strumento vocale unico per morbidezza, lucentezza e perfezione tecnica che, unitamente alle innate doti comunicative, ha favorito una straordinaria popolarità internazionale.
Pavarotti vanta inoltre una vastissima discografia che spazia ben al di là del repertorio sostenuto sulle scene dal vivo. Negli anni '90 curò molto i concerti all'aperto. Tra i più famosi furono quelli dei «Tre Tenori» con Placido Domingo e José Carreras. Intensa è stata anche l'attività di organizzatore del «Pavarotti and friends», evento col quale riunì nella sua città natale (Modena) a scopo di beneficenza, le più grandi star del pop internazionale. Dal 2007 gli è stato dedicato il Teatro Comunale di Modena (Teatro Luciano Pavarotti).
Ascoltiamolo nella splendida aria "E lucean le stelle" della Tosca di Puccini
a cura di Luigi Maffeo