Gli amici appassionati di musica operistica non ci perdonerebbero mai se dimenticassimo che come oggi il 16 settembre del 1977 moriva a Parigi la divina, irraggiungibile ed impareggiabile Maria Callas (1923-1977). Era nata a New York il 2 dicembre del 1923. Ecco cosa hanno detto di lei alcuni grandi personaggi del mondo della musica e non aggiungiamo altro:
Carlo Maria Giulini "Cosa dire di Maria Callas? Si potrebbe scrivere un libro sulla sua arte interpretativa, sulla sua capacità di muoversi da grande artista sulla scena".
Giulietta Simionato: "Si è tanto parlato di Maria, cose vere e non. Io mi limito a ciò che sento e cioè che Maria ha fatto testo. La ricorderemo sempre, volenti o nolenti, e la sentiremo in noi in modo indescrivibile. Siamo come drogati dal suo modo di essere, pur con tutti i suoi difetti; ma chi non ne ha?"
Franco Zeffirelli: "L'emozione di quel suono... la sua voce, che udivo per la prima volta, giungeva attraverso i timpani fino ai nervi, alle cellule più segrete e recondite della mente, del cuore."
Leonard Bernstein: "... perché è stata - senza alcun dubbio - la più grande cantante drammatica del nostro tempo."
Franco Corelli: "Era nata per cantare e per stare sulla scena. La musica e la sua voce entravano dentro il cuore, lei produceva melodia. Aveva dentro di sé, dentro la sua voce, la vita."
Carla Fracci: "La Callas?... L'ho guardata proprio da vicino con occhi, cervello e orecchi spalancati. L'ho proprio divorata con occhi cervello e orecchi. L'ho amata come solo il fervore dell'adolescenza permette."
Giulietta Simionato: "Si è tanto parlato di Maria, cose vere e non. Io mi limito a ciò che sento e cioè che Maria ha fatto testo. La ricorderemo sempre, volenti o nolenti, e la sentiremo in noi in modo indescrivibile. Siamo come drogati dal suo modo di essere, pur con tutti i suoi difetti; ma chi non ne ha?"
Franco Zeffirelli: "L'emozione di quel suono... la sua voce, che udivo per la prima volta, giungeva attraverso i timpani fino ai nervi, alle cellule più segrete e recondite della mente, del cuore."
Leonard Bernstein: "... perché è stata - senza alcun dubbio - la più grande cantante drammatica del nostro tempo."
Franco Corelli: "Era nata per cantare e per stare sulla scena. La musica e la sua voce entravano dentro il cuore, lei produceva melodia. Aveva dentro di sé, dentro la sua voce, la vita."
Carla Fracci: "La Callas?... L'ho guardata proprio da vicino con occhi, cervello e orecchi spalancati. L'ho proprio divorata con occhi cervello e orecchi. L'ho amata come solo il fervore dell'adolescenza permette."
Renata Tebaldi: "La cosa più straordinaria era che potesse eseguire il canto di coloratura con quella voce enorme! Fantastico, davvero."
a cura di Luigi Maffeo