Ricordiamo oggi un musicista innamorato oltre misura della musica di Listz. Il 17 gennaio 1994 moriva a Longpont-sur-Orge all'età di 72 anni il pianista ungherese naturalizzato francese Georges Cziffra (1921-1994). Allievo di Ernő Dohnányi al conservatorio di Budapest, si ribellò al regime comunista divenendo prigioniero politico dal 1950 al 1953. Nel 1956 si stabilì a Parigi acquistando grande fama internazionale come interprete dei romantici, in particolare di F. Liszt. Alla prodigiosa tecnica pianistica univa grandissime abilità di improvvisazione.
Per quanto riguarda la musica di F. Liszt ebbe a dire in un’intervista: «Ho cominciato a suonare il pianoforte alla stregua (di Liszt) quando ero piccolo […] Penso che le mie capacità d'improvvisatore non fossero particolarmente inferiori alle sue. Non è una questione di modestia o vanità, la questione è che a quei tempi ero in grado di improvvisare e riuscivo a pensare dalle quattro battute in avanti. … Allo stesso tempo però, modello bene la forma del pezzo. Non sto solo interpretando, in quel momento creo un pezzo! Perciò, credo di essere compositore in un certo senso, non del livello di Liszt, ma condividiamo alcuni tratti». Sempre riguardo al suo compositore preferito aggiunse: «Ho sempre avuto una comprensione naturale di Liszt; ho visto i suoi lavori sulla carta e in un modo o nell'altro ho trovato un immediato e innato collegamento con la sua musica. Questo è un fenomeno per il quale difficilmente potrei trovare una spiegazione. Ancora lavoro poco su un pezzo di Liszt. Lì imparo molto velocemente». Invito all’ascolto live del Grand Galop Chromatiquedi F. Liszt, tre minuti di fuoco!