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Egidio Romoaldo DUNI, musicista eccelso di Matera

piazza del sedile.jpgA Matera in Piazza del Sedile, si trova il Conservatorio intitolato ad un grande musicista nato in quella città. Durante le mie innumerevoli incursioni nella patria dei "Sassi", alla guida di gruppi di amici-turisti fin dal lontano 1987, ogni volta che passavo da quella bella piazza venivo “distratto” dai suoni che venivano dalle finestre al primo piano: lì uno squillo di tromba, là un rullo di tamburo, più oltre il suono flautato di un oboe tra una scala vorticosa di pianoforte e un trillo di violino; mi piaceva e ogni volta rallentavo il passo per stare qualche attimo in più in quella piccola valle urbana incassata fra le mura antiche. Bello! Bello e suadente, anche se i suoni non erano coordinati, assegnati da un unico spartito e da un solo maestro. Già la prima volta lessi, curioso, una lapide marmorea su cui stava scritto “Conservatorio di Musica Egidio R. DUNI”, ma un altro giorno entrai di soppiatto e incontrai un funzionario al quale chiesi lumi sul sig. Duni, (Wikipedia non c’era ancora) e così seppi che era stato un importante compositore del ‘700, apprezzato più in Francia che in Italia. Il resto lo trovate di seguito, perché il mio solito amico musicista e musicofilo illustre, Luigi Maffeo, mi ha informato che oggi è il suo compleanno (di Egidio, s'intende). In coda trovate il link per ascoltare una sua composizione, prestateci orecchio se vi va. (A.M.Cavallaro)

egidio_romualdo_duni.jpgL’11 febbraio del 1708 nasceva a Matera il compositore Egidio Romoaldo Duni (1708-1775). Allievo di Francesco Durante a Napoli, esordì nel genere dell'opera seria con Nerone e Adriano in Siria. Una svolta decisiva costituì per lui il passaggio nel 1749 al servizio della corte filofrancese di don Filippo di Borbone a Parma, periodo nel quale musicò due libretti di Charles Favart. Il rapporto con la poesia francese fu talmente positivo da convincerlo a trasferirsi a Parigi (1756) dove fece fortuna soprattutto grazie all'appoggio degli Enciclopedisti, i quali vedevano in lui il confutatore ideale della tesi di Jean-Jaques Rousseau circa la non-musicabilità della lingua francese. Nel 1761 Duni arrivò ad occupare il posto di direttore musicale della Comédie Italienne per la quale continuò a comporre fino al 1770. La sua produzione teatrale comprende circa 40 lavori, ma il suo nome resta legato in particolar modo al genere dell’opéra-comique cui conferì una dignità artistica fino ad allora sconosciuta e che arricchì inoltre di quell’elemento sentimentale sviluppato poi da Pierre-Alexandre Monsigny ed Ernest Modeste Grétry.

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