Ieri sera, nella sala dell'Hotel Corallo di Villapiana Lido, ha avuto luogo l'annunciata conferenza stampa della minoranza in seno al consiglio comunale della ridente cittadina ionica. A coordinare l'incontro con i giornalisti Domenico Filardi, segretario della locale sezione del PD; relatori i consiglieri comunali Rosaria La Viola, Luigi Bria e Prospero Rossi, candidato a sindaco per il M5S nell'ultima competizione elettorale che ha visto prevalere, anche se non di molto, la lista dell'attuale maggioranza "kapeggiata" dall'avv. Montalti. La cronaca dettagliata di quanto è stato detto tocca a chi fa il giornalismo locale per mestiere in modo freddo e distaccato, noi (non è plurale majestatis) che scriviamo su di un sito libero da vincoli di "etica professionale" e di "regole di scuderia" ci possiamo permettere di filtrare gli accadimenti con sguardo più ristretto dal basso, del semplice uomo della strada per intenderci, che dall'alto con una visione più ampia e meno passionale.
I relatori nei loro interventi hanno messo in evidenza le difficoltà in cui pare si dibatta la società B.S.V. srl interamente di proprietà del Comune di Villapiana e che gestisce molte attività e servizi di pubblica utilità per conto e di normale competenza della pubblica amministrazione.
Cerchiamo di capire, per come spiegato dai relatori, come viene organizzato e gestito economicamente questo rapporto. Il Comune versa alla B.S.V. Srl, una cifra in tre rate quadrimestrali di 466'666,666 cadauna per un totale di 1 Milione e 400mila Euro l'anno, comprensivi di IVA, in questa cifra sono inclusi tutti gli oneri riguardanti i dipendenti e i costi di gestione dei servizi, in primis, quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti in modo differenziato; ma quello che ci ha lasciati interdetti è che nella cifra suindicata sono comprese anche le tasse da pagare alla regione Calabria da parte dell.A.C. per lo smaltimento dei rifiuti che la B.S.V. srl raccoglie ma che poi deve conferire nelle discariche o nei punti di raccolta indicati e gestitti dalla regione.
Quì appare subito, anche al cittadino più sprovveduto e quindi anche a noi, una certa incoerenza. Facciamo un esempio semplice semplice che purtroppo è talvolta accaduto, soprattutto negli scorsi decenni: un commerciante affida ad un commercialista l'amministrazione della sua attività per quel che riguarda soprattutto il fisco, costui prepara i conteggi e poi comunica al suo cliente la cifra da versare all'erario e naturalmente anche quanto gli è dovuto per la sua parcella; il commerciante per non avere troppi fastidi versa al commercialista tutto quanto ha da pagare compresa la somma da inoltrare alle casse dello Stato e si sente a posto con il portafogli e con la coscienza. Dopo qualche tempo, però, la sempre onniscente Agenzia delle Entrate, gli fa pervenire una "letterina" con la quale lo avverte che le tasse dell'anno "X" non sono state pagate. Arrabbiatissimo si fionda dal vecchio commercialista per sentire cosa è accaduto, intanto però, il "professionista" ha chiuso bottega e sta da tutt'altra parte (magari in galera) e non ha pagato all'erario le tasse di tutti i suoi vecchi clienti; al povero commerciante non resta che patteggiare e chiedere una rateazione del debito che lui, poveraccio, aveva comunque in buona fede già consegnato al commercialista truffaldino.
Cari amici che ci seguite da anni proprio per il nostro stile poco giornalistico, vi chiederete: ma che c'entra sta storiella con la BSV Srl? E spieghiamo: Il commerciante fregato potrebbe essere il Comune di Villapiana, che versa, naturalmente in buona fede, alla BSV (il commercialista fedifrago), oltre ai soldini per svolgere le sue tante (troppe) funzioni, anche quelli per pagare le tasse alla Regione per proprio conto.
Ierisera è stato detto che i soldini ricevuti dalla BSV srl da inoltrare alla Regione, e non per altri scopi, NON SONO STATI PAGATI. Ora se il commercialista di prima è andato in galera per aver trattenuto per sé quanto doveva al fisco per conto del suo cliente, cosa dovrebbe accadere agli amministratori della BSV srl? Noi non ci permettiamo di suggerire nulla, anche perchè chi ci legge cretino non è, i cittadini di Villapiana men che meno, anche se magari molti non si esprimono perchè qualcuno di loro o qualche familiare o qualche amico dell'amico, che fa sempre comodo avere, è alla greppia di questa Società a Responsabilità Limitata che ha, però, come unico proprietario il Comune di Villapiana.
Ripensandoci, caspita ci deve essere sfuggito qualcosa. Quà i ruoli del commerciante e del commercialista sono interpretati dagli stessi attori, quindi non si capisce più chi è, eventualmente, l'ingannato e chi l'ingannatore. Una cosa è certa, intanto la regione ha chiesto il pagamento di quanto dovutole, la cifra esatta pare sia attorno al mezzo milione di Euro per il 2018 e per il 2019, ed il Comune, così come fece il povero commerciante del nostro racconto, ha chiesto di rateizzare il debito. In tutta questa storia chi ci rimette saranno solo ed unicamente i cittadini villapianesi, perché rivalersi su una società di cui si è unici proprietari è come il cane che cerca di mordersi la coda.
A raccontarla questa storia può sembrare una barzelletta, purtroppo però, pare che sia vera (il pare lo mettiamo per comodità).
Durante la serata, sono scaturite anche altre situazioni poco "decorose", pare, che l'accesso agli atti sia praticamente impossibile, le porte sono addirittura "blindate", non abbiamo capito se il relatore ha usato una metafora o sono state effettivamente bloccate con tanto di catenacci, video sorveglianza e magari truci "buttafuori" nei paraggi. E' stato anche detto che alla BSV Srl sono giunti degli avvisi di pignoramento o addirittura sono stati già pignorati alcuni automezzi e immobili, cosa questa molto grave, perchè potrebbe inficiare l'attività più importante svolta che è quella della raccolta della differenziata, nella malaugurata ipotesi, Villapiana cadrebbe nel baratro della "monnezza", cosa questa che si deve evitare a tutti i costi, costi che naturalmente ricadranno sempre sui soliti cittadini. Insomma il quadro prospettato dai quattro relatori è veramente allarmante e si è pensato di ricorrere all'autorità giudiziaria per fare luce piena sugli avvenimenti. Un'altra notizia che ci é parsa surreale in questo momento storico dove il diritto all'informazione è giunto ai massimi livelli, è che la maggioranza ha rifiutato le riprese in streaming dell'ultima seduta del Consiglio Comunale pare per motivi di "privacy"(sic). Privacy di chi, domandiamo? Chi siede in consiglio comunale ha fatto una scelta precisa di scendere in politica attivamente, quindi il suo operato politico non può essere privato, è e deve essere pubblico, in quanto ha ricevuto un mandato di rappresentanza dai cittadini che hanno diritto di sapere cosa dice e cosa fa nella tutela dei propri interessi. Se poi esce di casa dicendo che va al consiglio comunale e invece va "altrove", purtroppo non può invocare il diritto alla privacy per non farsi scoprire dalla mogliettina gelosa. Insomma ci pare che il condottiero dell'armata, l'indomito avv. Montalti, pur se rinchiuso nella corazza, non riesce a tenere alto lo stendardo, i suoi "cavalieri" chiedono sempre maggior "guiderdone" e se ne fottono se le cose vanno male, continuano ad affiliare a buon prezzo "fidi scudieri" e che il castello vada pure in rovina, tanto più diruto di così ...!
Antonio M. Cavallaro
in rappresentanza dei liberi cittadini di Villapiana