Anche a Villapiana come a Castrovillari ed in altre località calabresi, non appena il sindaco o altri politici hanno parlato di ECO-DISTRETTO, la popolazione é scesa in piazza come se il malcapitato di turno avesse parlato di chissà quale calamità stesse per abbattersi sulla comunità. Alla notizia che il sindaco di Villapiana, avv. Paolo Montalti, avesse dato la disponibilità per installare l'eco distretto cosentino, apriti cielo, c'è mancato poco che si innalzassero le barricate. Non sono un fan sfegatato dell'avv. Montalti e neanche del suo avversario politico dott. Bria, chi mi conosce lo sa, però non mi piace che si spari a zero ogni qualvolta si parla di smaltimento di rifiuti. La regione Calabria negli ultimi 30 anni è in stato di emergemza permanente per questo problema, l'unica soluzione finora adottata, o quasi, è stata quella delle discariche ricavate in enormi buche nelle quali è stato depositato di tutto e di più, spesso senza alcun controllo, cosa che ha causato, e causa ancora, vedi Cassano, miasmi intollerabili e fuoriuscita di percolati altamente inquinanti.
Il sindaco di Villapiana ha certamente sbagliato a non avvertire preventivamente la cittadinanza e, soprattutto, a non chiedere spiegazioni precise all'assessorato regionale all'ambiente su come avrebbe avuto intenzioni di agire. Nel comunicato che ha diffuso e che trovate in coda a questa nota, recita il mea-culpa, ammettendo di aver preso una decisione in modo un po' avventato. Sulle chiacchiere che si sono sentite a riguardo dei milioni che pare abbiano allettato il primo cittadino, non mi esprimo, sono, appunto, pettegolezzi da comari e illazioni non documentate.
Certo, però, che se per eco-distretto s'intende un deposito di "monnezza" o un centro di smistamento della stessa, non è da prendere assolutamente in considerazione, se invece si trattasse di un termovalorizzatore a circuito chiuso con impianto di trasformazione dei rifiuti organici in BIO-ENERGIA, allora il discorso va ripreso ed affrontato con serenità.
(foto: l'ing.Frigo ed io sotto la Falconara - Pollino) Caso volle che nei giorni scorsi, tramite un amico, sono stato contattato dal giovane ingegnere veneto Maurizio FRIGO, in vacanza con la famiglia proprio in un villaggio ricadente nel comune di Villapiana, desiderava avere una guida per una visita individuale sul territorio e l'amico ha pensato di affidarlo alle mie cure. Mai incontro è stato più interessante, a parte la sua curiosità per la nostra storia che credo di aver soddisfatto, durante i due giorni in cui siamo stati insieme mi ha parlato del suo lavoro, così ho scoperto che è stato uno dei progettisti e co-direttore dei lavori dell'impianto di Trasformazione dei rifiuti Organici in Bio-Energia della provincia di Trento, entrato in funzione proprio il primo di Luglio u.s.
La mia curiosità mi ha spinto a fare domande in modo incessante su questo impianto a cui vengono conferiti rifiuti organici e stralci di potature urbane di tutta la provincia (ricordo, area quella ad alto tasso di presenze turistiche, altro che Villapiana) che vengono trasformati con un sistema a circuito chiuso dal quale escono solo le scorie che vengono poi vendute come "concimi organici" (Ho potuto constatare che anche nei nostri negozi vengono venduti sacchi di concimi organici provenienti da strutture similari) e un po' di anidride carbonica. Addirittura mi diceva l'ingegnere che nel macchinario "digerente" di un prossimo impianto in via di progettazione si farà confluire anche parte della fogna per aumentare la produzione di gas metano. Gas che viene in parte utilizzato per i circa 300 autobus che circolano sul territorio trentino e in parte immesso nella rete del metano che lo distribuisce nelle case dei cittadini. Tutto ciò senza alcuna fuoriuscita di fumi pestilenziali e di materiali che devono poi finire in discarica. Semplicemente eccezionale. Il costo si aggira intorno ai 10 Milioni di Euro. Capite cari amici lettori, se a questo impianto se ne aggiungesse un altro per la compattazione dei rifiuti di plastica, legno, ferrosi e altri materiali inerti da inviare alle aziende di trasformazione avremmo si un eco-distretto vero e NON-INQUINANTE. Riflettiamo gente, non spariamo a zero su progetti di questo tipo, le motivazioni che hanno spinto il sindaco non mi interessano e non devono interessarci, dobbiamo però vigilare che si facciano investimenti mirati e nel rispetto totale dell'ambiente.
Cosa fare? Io suggerirei di formare un comitato cittadino super-partes con l'ausilio di un esperto vero come, per esempio, l'ingegnere veneto, e controllare cosa la regione intende veramente realizzare. Niente discariche ne a 20 né a 100 chilometri di distanza e impianti supermoderni che garantiscano la salubrità dell'ambiente in cui viviamo. L'ing. Frigo mi ha fornito un breve video che, più delle mie parole, è abbastanza esaustivo sul funzionamento dell'impianto di Trento. Non arrendiamoci, ma non rifiutiamo l'idea per partito preso o solo perché ci è antipatico il politico di turno.
Antonio Michele Cavallaro
Il Comunicato del sindaco
Eco-distretto: il Sindaco, conferma la volontà di dialogare
e confrontarsi costruttivamente con la cittadinanza
Consiglio comunale a Villapiana per acquisire l’informativa del Sindaco, Paolo Montalti, sulla proposta della Regione Calabria di istituire un eco-distretto sul territorio.
Il Consiglio comunale ha visto una cospicua partecipazione di cittadini che hanno manifestato l’inopportunità di un eco-distretto sul territorio di Villapiana.
«A prescindere dagli umori - ha dichiarato il sindaco Montalti - di una parte consistente della città che, attraverso la sottoscrizione di una petizione popolare, ha mostrato di essere contraria alla realizzazione dell’eco-distretto, gli interventi degli esperti tecnici, che hanno partecipato al Consiglio comunale, su invito dell’Amministrazione, hanno escluso la presenza di alcuna discarica di servizio a Villapiana e garantito l’assenza di fumi, emissioni e pericolosità degli impianti, che rispondono ai più rigorosi requisiti di garanzia tecnologica previsti e richiesti dall’Europa».
Il Sindaco, confermando la volontà di dialogare e confrontarsi costruttivamente con la cittadinanza e con le forze politiche e sociali del territorio, si è dichiarato disponibile a costituire in tempi brevi, insieme alle forze politiche di minoranza, un tavolo tecnico assistito da autorevoli esperti tecnici ambientali di caratura nazionale, per garantire la più ampia, trasparente consapevolezza di ciò che dovrebbe essere l’eco-distretto di Villapiana, immaginato dal sindaco come una opportunità e non come uno strumento di pericolo o danni per la comunità.
Nel frattempo il Sindaco si è impegnato a chiedere all’Assessorato regionale una sospensione temporanea, per i mesi estivi, dell’iter riguardante l’eco-distretto.
Villapiana, 21 Luglio 2021