Quanto accaduto a Pisa l'altro ieri é semplicemente ignominioso. Mi ricorda tanto gli anni in cui in tutta Europa le dimostrazioni studentesche spesso iniziate in modo pacifico si sono trasformate in autentiche battaglie tra dimostranti e "forze dell'ordine", proprio a causa dell'eccessiva aggressività di quest'ultime. Gli studenti malmenati violentemente dai poliziotti in tenuta antisommossa, non sembravano così rissosi e la loro manifestazione voleva mettere in evidenza lo sconcerto provocato dall'autentico genocidio che l'esercito israeliano sta attuando nei confronti di una popolazione inerme. I circa 30mila morti civili nella striscia di Gaza, fra cui migliaia di bambini, hanno provocato il desiderio di manifestare il proprio dissenso nei giovani pisani e in questo non vedo alcuna forma di prevaricazione che debba giustificare una reazione estremamente violenta da parte dello Stato. I cittadini di Pisa hanno dato una risposta immensa a quella violenza del tutto gratuita, scendendo in piazza, in migliaia questa volta, per condannare tacitamente con la sola presenza un atto brutale compiuto da chi dovrebbe proteggere la popolazione e non aggredirla. Ora si cercano i responsabili tra i vertici locali della polizia, ma sappiamo bene che il pesce puzza dalla testa e non è difficile ipotizzare che é il governo a voler soffocare sul nascere, in qualsiasi modo, ogni forma di protesta contro l'azione selvaggia degli israeliani.
I terroristi di Hamas vanno combattuti e l'azione proditoria compiuta da costoro, sfociata nel rapimento di ostaggi, é da condannare senza se e senza ma, così come altrettanto riprovevole è però la reazione indiscriminata di Israele.
Quello che tutti noi dobbiamo prendere ad esempio é l'azione dei pisani che in massa hanno reagito. Le questioni che ultimamente stanno impensierendo la cittadinanza dell'Area Ionica Calabrese, come l'apertura degli ospedali ed il loro funzionamento, il miglioramento delle linee di comunicazione, la mancanza generale di quei livelli minimi dei servizi al cittadino sempre più vessato ed altro ancora, dovrebbe richiamare nelle piazze intere popolazioni e non poche decine di volenterosi, la strada indicata dai pisani è quella da perseguire, non bisogna restare indifferenti e subire sempre di più e non c'é bisogno né di gridare e né di aggredire, basta scendere in strada e fianco a fianco tutti insieme sfidare l'ignavia, la stupidità, la presunzione, l'arroganza e, sì, l'ignoranza, di chi, dopo essersi proposto a governare, vuole imporre con la forza e l'autorità istituzionale, idee e concetti liberticidi.
Antonio M. Cavallaro
Pisani in piazza