Corigliano Calabro è la cittadina nella quale ho soggiornato per alcuni anni (inizio anni ’80) quando lavoravo presso una nota azienda turistica locale, ho molti conoscenti e fra loro annovero alcuni amici che stimo molto e da cui sono parimenti stimato. Qualche anno fa è purtroppo scomparso Domenico De Luca titolare della tipografia “Tecnostampa”, col quale avevo frequenti contatti proprio per la sua attività. Quando cominciammo ad entrare in confidenza mi raccontò di alcuni personaggi della storia recente di Corigliano e mi parlò per la prima volta di Francesco Dragosei, un uomo dalla forte personalità che aveva influito molto sulla vita culturale e politica del suo paese nei primi anni del novecento. Mi disse di suo fratello Luigi, prematuramente scomparso, uomo di profonda cultura, professore prima e preside poi, che aveva pubblicato diversi scritti e curato la prefazione e la stampa di opere di altri autori. Mi regalò, in quell’occasione, una raccolta di racconti curata da un suo amico (Pasquale Bennardo) dal titolo “L’Acqua miracolosa e altri racconti” con prefazione proprio di Luigi De Luca. Conservo ancora quell’antologia che riporta, tra i racconti, anche uno tratto da un libro di Italo Dragosei, figlio di Francesco. Il racconto narra alcune vicende legate all’apertura della prima sala cinematografica di Corigliano. La narrazione di Italo Dragosei, affermato scrittore e sceneggiatore cinematografico negli anni ’50 e ’60, mi piacque molto e cercai il libro da cui era stato estrapolato il racconto.
Ricerca senza successo, purtroppo, finché, qualche giorno fa, il prof. Antonio Benvenuto (fondatore della rivista “Il Corriere della Sibaritide”) al quale avevo espresso il mio desiderio di poter consultare qualcosa di Italo Dragosei, mi diede da leggere due volumi che accettai molto volentieri. Quello che mi interessava di più era “Un mezzo signore” edito dalla casa editrice Bietti di Milano nel 1967, divenuto ormai introvabile. Lo lessi tutto d’un fiato e potei constatare quanto il cav. Francesco Dragosei abbia inciso profondamente nella crescita culturale della Corigliano dell’inizio dello scorso secolo. Fondatore anche di un giornale: “Il Popolano”, che fu il punto di riferimento di tanti giovani giornalisti non solo coriglianesi, ma anche dei paesi vicini; tra gli altri, anche del cassanese Italo Carlo Falbo, che fu poi deputato e direttore del “Messaggero” di Roma (citato nel libro)
Un uomo, insomma, del quale vale la pena ricordare la vita e le sue molteplici attività. Pensando di far cosa gradita ai molti amici di Corigliano e non solo, ho digitalizzato il volume e lo allego in formato PDF a questa mia nota.
Per chi volesse avere notizie più dettagliate riguardo il cav. Dragosei, può leggere l’interessante articolo di Salvatore Arena che troverete cliccando qui.
BUONA LETTURA
Antonio Michele Cavallaro