A pochi giorni dal convegno sulla ludopatia organizzato dalla cooperativa sociale "IL MANDORLO" di Cassano Ionio tenutosi presso l'Hotel Santa Maria a Piana di Cerchiara, di cui abbiamo dato a suo tempo notizia, durante il quale erano state evidenziate dai partecipanti (tra cui i sindaci di Cerchiara e Villapiana) le difficoltà notevoli per regolamentare l'accesso ai locali dove sono allocati i giochi d'azzardo elettronici, alla Regione Calabria veniva proposta una "leggina" che avrebbe dato discrezionalità ai sindaci riguardo agli orari di apertura delle sale apposite per le slot-machine e concessi altri 48 mesi di tempo ai titolari di sale da gioco per adeguarsi alla legge regionale del 26 Aprile 2018 n.9. A questo riguardo abbiamo ricevuto un comunicato (pubblicato nell'allegato) della "Fondazione Antiusura San Matteo Apostolo" nel quale si paventava l'approvazione di una tale dissennata legge. Nel frattempo abbiamo avuto notizia che i firmatari di quella legge (i capigruppo di maggioranza) avevano ritirato la firma al provvedimento.
Timori rientrati quindi? Si ma fino a quando?
Siamo ovviamente lieti che i padroni (momentanei) del vapore ci abbiano ripensato ma è necessario restare vigili come il consigliere regionale Tavernise del M5S suggerisce nel suo comunicato che di seguito pubblichiamo. Il gioco d'azzardo, considerato una malattia per alcuni, provoca ingenti danni alle famiglie e a tutto il tessuto sociale calabrese se riesce a prosciugare ben 2 miliardi di Euro dalla tasche dei nostri corregionali vittime di questo turpe vizio o malattia che dir si voglia. Cerchiamo di stare sul chi vive e bloccare sul nascere serte tendenze che invece di portare vincite portano rovina e distruzione.
Antonio Michele Cavallaro
COMUNICATO STAMPA del cons.reg. Tavernise
“Un passo avanti e uno indietro. E’ quello che sta accadendo alle ultime sedute del consiglio regionale, preso dal portare in aula per la discussione provvedimenti non prioritari, come quello sul <consigliere supplente>, o sbagliati come quello sul gioco d’azzardo. La notizia del ritiro, ad opera dei capigruppo di maggioranza, della firma proprio sul provvedimento sul gioco d’azzardo, che voleva la discrezionalità dei sindaci sugli orari di apertura delle sale slot e una fortissima elasticità sul distanziamento dai luoghi sensibili, rappresenta, così, una nuova vittoria dei calabresi. Una vittoria certo che ora attende le nuove determinazioni della maggioranza, ma è evidente il passo indietro su una questione sociale che piega centinaia e centinaia di famiglie calabresi”. E’ quanto scrive in una nota il capogruppo del M5S in consiglio regionale Davide Tavernise appresa la notizia del ritiro della firma dei capigruppo sul provvedimento relativo al gioco d’azzardo.
“Già a maggio scorso – va avanti Tavernise - mi sono fermamente opposto alla proposta di legge con la quale la maggioranza intendevaconcedere altri 48 mesi ai titolari di sale gioco per adeguarsi alla legge regionale 26 aprile 2018 n. 9. Solo dopo le vementi proteste si è ottenuta una miglioria: l’entrata in vigore della stessa legge al 1 gennaio 2023. Si tratta di una legge, che ora finalmente entrerà pienamente in vigore, tesa a prevenire, e contrastare, il rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Assalto finito? Nell’ultimo consiglio regionale, la maggioranza ha provato con una nuova proposta di legge a ridimensionare la portata originaria del testo. Nuovo mio emendamento per migliorare l’ennesimo dannoso provvedimento, questa volta bocciato. Ma come nelle migliori storie compare il colpo di scena: manca il numero legale, la votazione sul provvedimento salta. Si tenta un nuovo colpo, che sarebbe dovuto andare in scena lunedì prossimo, ma l’ennesimo colpo di scena: il provvedimento, dopo le proteste forti dell’opposizione, perde le firme dei suoi sostenitori, lasciando la vittoria sul campo ai cittadini calabresi, con il ruolo determinante delle opposizioni”, conclude Tavernise.
Davide Tavernise Capogruppo M5S - Consiglio Regionale della Calabria