«L’ennesimo paradosso della sanità calabrese: le risorse ci sono ma non vengono sfruttate, per l’acquisto di nuove attrezzature, denuncia il consigliere regionale, Carlo Guccione”. Ma al poliambulatorio di Cassano – rimarca Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini, per la difesa al diritto alla salute -, si rasenta il ridicolo. Cinque anni fa, in attuazione ad un decreto per l’odontoiatria sociale, al poliambulatorio cittadino, fu istituito il servizio e acquistati i relativi macchinari. Funzionò pochissimi mesi e, dall’ora, i cittadini non hanno potuto usufruire delle prestazioni specialistiche. Lo scopo era ed è quello di curare tutte le persone che hanno esigenze di cure immediate e di prima necessità, e non in grado di sostenere spese presso strutture private.
Temiamo, che le apparecchiature siano oramai, obsolete e non conformi alle normative vigenti. Quanti sono costate alle casse dello stato? Perché gli utenti sono stati privati di questo servizio? Tutte domande – continua Garofalo -, che non possono essere eluse da chi è preposto a farlo. E’ l’ulteriore conferma della disorganizzazione della sanità pubblica e dello sperpero del denaro pubblico. Si continua a perpetrare ai danni dei cittadini disservizi, con l’aggravio per chi non è in grado di poter sostenere delle spese per cure odontoiatriche presso strutture private. Da tempo come comitato abbiamo richiesto anche di dotare il consultorio familiare, di un semplice ecografo, al fine di consentire a tante donne, che si sottopongono a controlli periodici, di poterlo fare nel proprio comune di residenza.
Nota della redazione: Non è difficile rispondere alla domanda di Francesco Garofalo. Perché é stato chiuso il servizio? Provate a fare l'elenco dei dentisti privati nel comune e la risposta è chiara.