Quello che ho sempre considerato un vero eroe del nostro tempo è morto, Gino STRADA a soli 72 anni se n’è andato lasciando un insegnamento che dovrebbe essere un autentico faro per tutti noi, un porto verso il quale navigare compatti e senza tentennamenti. Solo chi ha vissuto gli orrori di guerre incomprensibili può capire fino in fondo il messaggio di questo grande uomo. Fra i tanti articoli che sono stati scritti nell’immediatezza della notizia, ci piace riportare la nota di padre Enzo FORTUNATO, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi. A noi non resta che ricordarlo col rammarico di aver fatto poco per aiutarlo nella sua azione per la vita. (La redazione)
Gino Strada non era Don Chisciotte.
Ha combattuto i signori della guerra.
Chi gli rimproverava di essere un illuso voleva solo offuscarne la luce
Il bene che Gino Strada ha vissuto, seminato e donato, ora lo incontra. Sono sicuro che oggi Gino abbia incontrato il Sommo Bene, così come lo chiamava Francesco.
Sono state molte le occasioni di incontro con i Francescani: dalla recentissima battaglia per la liberalizzazione dei brevetti per i vaccini Covid, agli incontri al Cortile di Francesco nella Basilica Superiore di Assisi, dove Gino ricordò a noi tutti il dovere dell’accoglienza e lo scandalo delle guerre.
Gino Strada ha avuto il coraggio di sporcarsi le mani per aiutare gli ultimi, di dedicare la vita agli altri. Come disse Papa Francesco in visita ad Assisi: “un buon pastore non si vergogna della carne, toccare la carne ferita, come ha fatto Gesù”. E tu Gino questa carne l’hai toccata ascoltata e difesa. Se dovessi dire la tua più grande lezione: la difesa della dignità della persona. Una difesa che si fa attraverso le opere, non attraverso i proclami: il mondo non ha bisogno di maestri, ma di testimoni e tu lo sei stato.
Quella di Gino Strada era un’intransigenza e un rigore morale che nascevano dall’esperienza delle sofferenze che aveva visto infliggere agli innocenti e agli inermi. Tutta la sua vita non è stata altro che una caparbia lotta contro guerre che sembrano una fatalità e invece sono uno scandalo, così come scandalosa è la vendita di armi, questa infame compravendita del dolore. A volte ho sentito parlare di Gino Strada come di un Don Chisciotte, di un illuso, che credeva che davvero le guerre potessero essere cancellate dalla faccia della terra. Ma dire questo è ingiusto, Gino Strada non ha combattuto i mulini a vento, ma l’ingiustizia, i signori della guerra, l’ipocrisia e gli interessi economici che calpestano i diritti umani. Chi gli rimproverava di essere un illuso voleva solo offuscarne la luce. Caro Gino, ti saluto con Pierpaolo Pasolini che in Lettere Luterane diceva: «T’insegneranno a non splendere. E tu splendi, invece».
padre Enzo FORTUNATO