La morte di David Sassoli ci colpisce profondamente. Proprio in questi giorni – ricorda Francesco Garofalo, presidente del centro studi Giorgio La Pira, di Cassano All’Jonio -, avevamo maturato il proposito di conferirgli il Premio intitolato al “sindaco santo“. Un giornalista a tutto tondo, un politico serio, culturalmente preparato, una figura rassicurante perché non urlata ma praticata. Ha respirato la Firenze di La Pira, di don Luigi Facibeni, di Ernesto Balducci, di don Lorenzo Milani, battezzato da padre David Maria Turoldo (il motivo per cui porta il nome di David). Ha svolto il ruolo di presidente del parlamento europeo – evidenzia Garofalo -, con equilibrio e interpretando lo spirito dei padri fondatori dell’Europa, quella dei popoli, della pace e della vera integrazione. Forte si levò la sua voce, sulle tragedie che ancora oggi viviamo nel mediterraneo, trasformato in un cimitero di vittime innocenti. Contro i fili spinati e l’innalzamento dei muri – rimarca -, purtroppo nel cuore dell’Europa. Perdiamo un grande protagonista della storia. Infine, ma non per ultimo – ha concluso -, in me rimane il ricordo della sua visita con Papa Francesco, il 26 giugno 2021: Al Santo Padre regalò, la prima edizione del famoso saggio di La Pira: “L’attesa della povera gente”. Sta anche qui la sua eredità morale e politica, che oggi tutti gli riconoscono.