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Bollette di luce e gas alle stelle, perché?

Costo_di_luce_e_gas.jpgL’amico dott. Franco Petramala cercando di capire le motivazioni per l’aumento improvviso e inaccettabile dei prezzi del gas metano e dell’elettricità, ha chiesto lumi al dott. Giuseppe Aloise, politico di lungo corso, ma anche economista di comprovate qualità. Ne è venuta una disamina chiara e comprensibile da chiunque. Proponiamo ai nostri lettori le interessanti risposte del dott. Aloise (in rosso) e le considerazioni del dott. Petramala, aggiungendo solo: “Ahinoi!”

Il prezzo dell’elettricità Viene calcolato in base al prezzo del Gas, qualunque sia la fonte energetica, Gas o Petrolio o Energia rinnovabile. Dagli anni ‘90 tutto andò liscio perché il Gas diminuiva di prezzo. La Pandemia e la Guerra In Ucraina hanno fatto aumentare il prezzo del Gas e quindi della elettricità. Nel marzo 2021 il prezzo del Metano era di 18 Euro per Megawattora; oggi è salito a 340 Euro !! Il prezzo dell’elettricità è aumentato di conseguenza.

Ma come si forma il prezzo del gas? È il risultato di una specie di borsa su una piattaforma in Amsterdam le cui dinamiche includono elementi speculativi. Il soccorso dello Stato ai consumatori con il sistema dei bonus o crediti di imposta non incide sul meccanismo, anzi tende a stabilizzarlo. Per interrompere la spirale prezzo del Gas/prezzo della elettricità bisogna eliminare l’accoppiamento. Oppure fissando un tetto al prezzo. Le ultime notizie dall’Europa sono in questo senso.

Questo il fatto. Una considerazione:

Chi ha consentito che il prezzo della elettricità venisse determinato dal prezzo del Gas ? Chi ha assentito a non distinguere la elettricità prodotta con il Gas da quella prodotta con il Petrolio o con il Carbone o quella prodotta dalle energie rinnovabili come Sole Vento e Idroelettrico ? Evidentemente nella produzione energetica vi sarebbero stati costi diversificati, o no!!?? E chi ha consentito che venisse praticato il prezzo determinato dalla fonte più costosa? E chi ha imposto il sistema del valore del Gas che si sapeva fosse estratto in pochi Stati e in particolare in Russia? Non certamente soltanto gli odierni sostenitori dello “slavismo”. L’equivoco, con forte cinismo, sarà stato coccolato anche da alcuni di quelli che profilano i domini degli Enti di Stato….

…E gli extra-profitti?

Le imprese che producono o distribuiscono energia elettrica o prodotti energetici, in questo periodo, hanno realizzato notevoli profitti a seguito dell'eccezionale aumento dei prezzi di vendita cui non corrisponde un significativo aumento dei costi. Sicchè il Governo ha introdotto l’obbligo di un versamento straordinario del 25% sui nuovi profitti. Il Governo aveva calcolato un introito di 10 miliardi di Euro ma in effetti ne ha incassato solamente uno, malgrado i soggetti interessati al versamento del contributo siano Enti pubblici come Eni, Enel, Acea ed altri grandi gruppi privati. Finanziariamente il mancato introito è stato compensato dall’aumento degli incassi IVA, non per l’incremento degli scambi commerciali ma per effetto della svalutazione nel frattempo intervenuta e con l’aumento dei prezzi, conseguenza appunto della crisi energetica. La valutazione della dinamica finanziaria non recupera però i danni gravi che si stanno verificando in alcuni settori come l’agricoltura, come ieri ha denunziato con chiarezza al TGR Calabria Franco Aceto Presidente calabrese della Coldiretti. La conseguenza paradossale è che il consumatore paga l’aumento secco della bolletta elettrica e il maggior gettito dell’IVA dovuto alla lievitazione dei prezzi dei generi di consumo.

Una considerazione.

Il Governo produce il decreto sugli extra profitti ed Enti dello Stato come Eni Enel ecc…fanno finta di nulla come se fossero altra cosa dallo Stato di cui pure sono bracci secolari. Mi viene in mente il rifiuto di ubbidire agli ordini dei piloti umani da parte del computer Hal, a bordo della astronave del film “2001 Odissea nello spazio” di Kubrick. Fuor di riferimento, evidentemente, indebolendosi lo Stato, si stanno affermando Stati nello Stato o Sottordinamenti perfetti in un clima di evidente disarticolazione istituzionale. Autonomizzandosi, Enti perdono la memoria della loro origine. Quando tale prassi si sarà consolidata gli stessi rappresentanti di quegli Enti diverranno i dominus dei loro pur singoli domini e si riproporrà il quadro medievale dei “baroni” o dei Re in contrapposizione all’Imperatore. “Rex in regno suo est Imperator”, si diceva. In sostanza e non per amor di polemica, chi vuole un Imperatore con poteri estesi persegue il disegno del riconoscimento di “Potentati” più influenti. La sorte del cittadino si tinge così di malinconica emarginazione.

Si può dire? Ma dai primi vagiti della Rivoluzione Francese era chiaro che sarebbe cominciata presto la decadenza della democrazia e la corruzione di sistema; la dicono lunga le vicende del Direttorio dopo appena cinque anni dalla presa della Bastiglia.

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