La nostra premier Giorgia Meloni ci ha abituato a battute "surreali", anche divertenti tutto sommato se non fossero pronunciate da un capo di governo. Smentisce continuamente sè stessa e così fanno anche alcuni suoi ministri. A proposito di alcune ultime pubbliche dichiarazioni contraddittorie pubblichiamo una nota di Giuseppe Aloise che, da par suo, le mette in correlazione con un testo dello scrittore della Grecia classica Luciano di Samosata.(La redazione)
Nel corso della conferenza stampa tenuta di recente a Berlino, alla Premier Giorgia Meloni, da alcuni giornalisti, è stata ricordata la sua “allergia“ nei confronti della Germania. La Meloni, sorridendo e con grande disinvoltura ha testualmente replicato: “non so quando avrei detto questa cosa … francamente non ne ho memoria”. Con questa affermazione ha smentito sè stessa. Diceva, infatti, Giorgia Meloni in un’intervista a Libero: “Sono allergica alla Germania anche sui libri”
Nel corso dell’informativa alla Camera sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito, il Ministro Carlo Nordio ha affermato con fermezza e chiarezza sul 41 bis: “Mai messo in discussione l’istituto del 41bis. La possibilità di mutare questa normativa è inesistente”. Cosa invece scriveva l’ex Procuratore della Repubblica Nordio in un editoriale apparso sul Messaggero del 28 marzo 2019? “Il nostro ordinamento ha introdotto quella figura di isolamento mortuario che è il 41 bis e che per certi aspetti è più incivile della mutilazione farmacologica”.
Le incredibili metamorfosi della Meloni e di Nordio richiamano il mito di Proteo nella versione di Luciano di Samosata (Dialoghi Marini – IV tra Menelao e Proteo). Luciano, infatti, ha il merito di “contemporaneizzare” il mito annullando ogni distanza tra il mito stesso e la realtà.
Com’è noto Proteo, dio marino, riusciva a cambiare forma in ogni momento mutando il proprio aspetto.
Menelao, sorpreso da questi mutamenti, si rivolge così a Proteo nel dialogo di Luciano: “Che tu diventi acqua , o Proteo , non è incredibile perché sei marino, che diventi albero può passare, che ti tramuti in leone, ti si può credere, ma che tu possa diventare fuoco stando tu nel mare, questa è meraviglia e non la credo“.
Nel panorama politico del nostro Paese anzi della nostra Nazione il mito si attualizza: le divinità marine diventano “fuoco”.
Giuseppe ALOISE
PS: Noi aggiungiamo: ... e gli gnoranti diventano scienziati...