Era stata da qualche tempo diffusa la notizia che una delegazione dell’associazione “Città del Crocifisso” si sarebbe recata in America ospite di una organizzazione similare di emigrati italiani intitolata a San Francesco di Paola.
Da ex-emigrato so quanto gli italiani all’estero siano sensibili ad ogni manifestazione che abbia come riferimento la “patria” lontana, quindi mi sono peritato di approfondire la notizia e così ho scoperto che la comunità italiana emigrata negli States che ci interessa vive in un’area ricadente nella città di Philadelphia tra i comuni di Springfield e Upper Dublin denominata Oreland situata a circa 150 chilometri da New York. Conta circa 6000 abitanti secondo il censimento del 2010 ed ha un suo codice postale. Il primitivo villaggio fu costruito nel 1686 attorno ad una grande fornace di calcare, abbondante nella zona, da cui prende il nome Ore-land (Terra del calcare o del minerale). Questi brevi cenni solo per inquadrare il luogo dove si sono recati i nostri viaggiatori. In coda a questa mia nota trovate il comunicato diffuso congiuntamente da tutti i comuni membri dell’associazione del SS. Crocifisso di cui anche Oreland è ora entrata a far parte, in cui vi sono i dettagli delle diverse cerimonie e manifestazioni.
(Foto: Elisa Ferraro e Ferdinando Marino) Prima di giungere alle conclusioni, la mia ricerca mi ha condotto ad Altomonte, località da dove provengono buona parte dei connazionali emigrati in quella contrada e tramite un amico ho avuto un recapito dell’associazione di Oreland. Non è stato difficile poi contattare la vice-presidente sig.a Elisa FERRARO, con la quale ho avuto un primo contatto telefonico, seguito da un altro colloquio col presidente sig. Ferdinando MARINO che mi ha raccontato della devozione per San Francesco da Paola e per il motivo specifico per cui è nato il comitato intitolato al Grande Santo Calabrese. Il sig. Marino circa 20 anni fa fu colpito da tumore e così decise di affidare al Taumaturgo paolano la sua vita, creò il Comitato e cominciò a incentivare, tramite l’organizzazione cattolica presente ed operante attraverso la Parrocchia Holy Martirs (Santi Martiri), il culto di San Francesco. La malattia del presidente andò scemando e finì per essere debellata. Dopo quell’accadimento che ebbe una eco notevole fra gli italiani e i calabresi che vivevano laggiù, quindi la devozione per il Santo negli anni è aumentata notevolmente. I contatti con la madrepatria furono sempre più fitti ed il comune di Altomonte con il sindaco Gianpiero COPPOLA decise di offrire ai tanti altomontesi residenti ad Oreland una statua processionale simile a quella venerata nella bellissima chiesa che si trova a fianco del municipio in quello che era l’antico convento francescano. Anche in quell’occasione ci fu una bella manifestazione per accogliere la statua accompagnata da tante autorità civili e religiose, tra le quali anche colui che poco tempo fa è stato eletto vescovo, ma allora era proprio parroco della Chiesa altomontese, mons. Vincenzo CALVOSA. Insomma una vera e propria rimpatriata per alcuni e l’occasione per i nuovi visitatori di vivere per qualche giorno la realtà dei nostri emigrati in America.
il sig. Marino dopo avermi raccontato questi episodi che lo hanno coinvolto in prima persona negli ultimi 19 anni, mi informò che frattanto accanto a lui era giunto il sindaco di Cassano Ionio e senza indugi gli passò l’apparecchio telefonico. Papasso probabilmente non si sarebbe aspettata una mia intrusione, seppur telefonica, ci siamo salutati e poi prontamente, con la facile dialettica che lo cantraddistingue e che ben conosciamo, mi ha dato ulteriori notizie che riguardano da vicino la comunità cassanese. Ha voluto comunicare di essere stato magnificamente accolto insieme a tutti gli altri membri della delegazione e di aver incontrato, durante la manifestazione, la moglie del pittore, suo concittadino, Angelo Alfano che vive in America da tanti anni e che, come forse qualcuno dei nostri lettori ricorderà, era stato a Cassano nel 2019 durante la gestione commissariale, accolto ed omaggiato nel Palazzo comunale. Papasso ha espresso il desiderio di voler organizzare una grande mostra dei suoi dipinti nella sua città in una cornice degna della sua fama. Ma c’è dell’altro, pare che 19 anni fa quando fu fondato il Comitato pro San Francesco da Paola a Oreland erano presenti due cassanesi: il pittore Enrico Chiellino e suo figlio Patrick, ed ora in una circostanza similare sono presenti ancora due cassanesi questa volta si tratta del primo cittadino di Cassano con il figlio Davide. Beh, coincidenza particolare non c’è che dire, speriamo sia di buon auspicio per i nostri corregionali di Oreland.
Parlando con la vice-presidente sig.a Ferraro ho saputo inoltre che lo scorso sabato vi è stata una grande serata con cena di gala e ballo all’uopo organizzata e parte del ricavato sarà devoluto ad una Fondazione di Ricerca sul Cancro. Veramente tanti ottimi propositi in parte realizzati.Auguriamo buon viaggio di ritorno a tutti i membri della delegazione con in testa il sindaco Papasso, nella speranza di poter andare anche noi, in un prossimo futuro, a toccare con mano la bella realtà creata dai nostri corregionali in America, a loro auspichiamo tanta salute e fortuna nel nome del SS Crocifisso e di San Francesco Da Paola.
Antonio Michele Cavallaro
Di seguito il Comunicato diffuso congiuntamente da tutti i membri delle associazioni citate nel testo.
LE CITTÀ DEL CROCIFISSO APPRODANO NEGLI STATI UNITI
Una rappresentanza dell’Associazione Nazionale delle Città del Santissimo Crocifisso composta dal capo delegazione Giovanni Papasso, Sindaco di Cassano All’Ionio (Cs), Iolanda lotta, Assessore delegata alla Cultura, al Turismo e Spettacolo del Comune di Leporano (Ta), Anna Battaglia, ambasciatrice dell’Associazione e già Vicesindaco del Comune di Cutro (KR, una delle nove municipalità fondatrici dell’Associazione) e Giuseppe Capparelli, Consigliere comunale delegato al Culto del Comune di Altomonte (CS) si trova in questi giorni negli Stati Uniti per una serie di scambi interculturali. Prima tappa ad Oreland, cittadina nei pressi di Philadelphia, in Pennsylvania (USA), dove la delegazione ha incontrato la nutrita comunità Altomontese (che ha fatto sapere di voler entrare nelle Città del Crocifisso) e il comitato di San Francesco di Paola oltre ad altre comunità italiane dell’estero alla presenza del Vescovo di Vallo della Lucania Monsignor Vincenzo Calvosa (già parroco di Altomonte). Qui si è tenuto un gemellaggio tra il Comitato di San Francesco di Oreland e l’Associazione del Santissimo Crocifisso. Domenica, poi, si è celebrata la Festa di San Francesco di Paola e del Santissimo Crocifisso nella Parrocchia di Holy Martyrs Church Oreland. La Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo Calvosa e dal sacerdote Alessandro Linardi. Prima della conclusione della cerimonia, il vescovo Calvosa ha dato la parola al Sindaco Papasso, per portare i saluti dell’Associazione. Il primo cittadino cassanese, nel corso del suo intervento in un incontro che ha definito «solenne ed emozionante», delegato dal presidente Aldo Luongo, dal segretario Giuseppe Semeraro e dagli altri sindaci aderenti, ha salutato i presenti ricordando anche – a proposito di accoglienza – quanto accaduto nei mesi scorsi a Cutro a coloro i quali andavano in cerca della terra promessa e, invece, hanno trovato la morte sottolineando come «la storia degli italiani emigrati all’estero mostri come bisogna accogliere e non respingere chi va in cerca di una nuova vita e di un futuro migliore». Il Sindaco di Cassano All’Ionio ha poi ringraziato tutti gli italiani che vivono all’estero per i successi conseguiti con le loro attività e che rappresentano ottimamente il nostro Paese negli USA. Ha poi raccontato cosa fanno i Comuni delle Città del Santissimo Crocifisso sin dalla nascita avvenuta tredici anni fa e che, nel corso degli anni, è cresciuta fino ad annoverare tra i suoi iscritti ben 50 comuni appartenenti a dodici regioni quali Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia, e il motivo della visita negli Stati Uniti. Alla conclusione della cerimonia ha consegnato al comitato di San Francesco di Oreland la bandiera e il piatto del Santissimo Crocifisso, ha letto le motivazioni con le quali è stato proclamato ambasciatore Orestino Gargaglione e poi è partita la processione per le strade cittadine che ha concluso la prima serie di incontri. Sia al momento dell’ingresso nella chiesa di Holy Martyrs sia durante la processione, hanno sfilato le insieme le tre bandiere dell’Italia, del Vaticano e degli Stati Uniti e la comunità altomontese ha voluto che ha portare il Tricolore fosse Davide Papasso. La delegazione delle Città del Crocifisso sarà impegnata negli Stati Uniti fino al 6 maggio e farà tappa, dopo Philadelphia, a Washington e New York per continuare a partecipare alle celebrazioni del Culto del Santissimo anche in occasione dell’Anno delle “Radici Italiane nel Mondo”. L’obiettivo del gemellaggio di fede con le comunità italiane in America Settentrionale è favorire l’integrazione e l’inclusione oltre oceano.
Associazione Città del Crocifisso Oreland-Philadelphia, USA 30 aprile 2024
Il volantino diffuso negli USA per la manifestazione
Alcune foto dell'evento. Al centro della foto mons. Calvosa
Da sin. Davide Papasso, Anna Battaglia, Giuseppe Capparelli, Giovanni Papasso e Iolanda Iotta
Orestino Gargaglione con Iolanda Iotta