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Vangelo del 21 Luglio, con l'Opuscolo settimanale della G.A.M.2

discepoli Gesu.jpgLA PAROLA DI PAPA FRANCESCO

VENITE IN DISPARTE,

RIPOSATEVI UN PO’

L’atteggiamento di Gesù, che osserviamo nel Vangelo ci aiuta a cogliere due aspetti importanti della vita. Il primo è il riposo. Gesù ci dà un insegnamento prezioso. Anche se gioisce nel vedere i suoi discepoli felici per i prodigi della predicazione, non si dilunga in complimenti e domande, ma si preoccupa della loro stanchezza fisica e interiore. E perché fa questo? Perché li vuole mettere in guardia da un pericolo, che è sempre in agguato anche per noi: il pericolo di lasciarsi prendere dalla frenesia del fare, cadere nella trappola dell’attivismo, dove la cosa più importante sono i risultati che otteniamo e il sentirci protagonisti assoluti. Per questo Egli invita i suoi a riposare un po’ in disparte, con Lui. Non è solo riposo fisico, è anche riposo del cuore. Perché non basta staccare la spina, occorre riposare davvero. E come si fa questo? Per farlo, bisogna ritornare al cuore delle cose: fermarsi, stare in silenzio, pregare, per non passare dalle corse del lavoro alle corse delle ferie.

Gesù non si sottraeva ai bisogni della folla, ma ogni giorno, prima di ogni cosa, si ritirava in preghiera, in silenzio, nell’intimità con il Padre. Il suo tenero invito - riposatevi un po’ – dovrebbe accompagnarci: guardiamoci, fratelli e sorelle, dall’efficientismo, fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende. Impariamo a sostare,a spegnere il telefonino, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio.

Il secondo aspetto: la compassione, che è lo stile di Dio.

Lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Quante volte nel Vangelo, nella Bibbia, troviamo questa frase: Ebbe compassione. Commosso, Gesù si dedica alla gente e riprende a insegnare. Sembra una contraddizione, ma in realtà non lo è. Infatti, solo il cuore che non si fa rapire dalla fretta è capace di commuoversi, cioè di non lasciarsi prendere da sé stesso e dalle cose da fare e di accorgersi degli altri, delle loro ferite, dei loro bisogni. La compassione nasce dalla contemplazione.

 (nell'allegato trovate l'opuscolo della Gioventù Ardente Mariana con il Vangelo a fumetti)

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