Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Vangelo dell'8 Settembre, con l'Opuscolo settimanale della G.A.M.

cieco_Gesu.pngLA PAROLA DI PAPA FRANCESCO,
EFFATÀ ! APRITI!
Il Vangelo della Liturgia di oggi
presenta Gesù che opera la guarigione
di una persona sordomuta. Nel
racconto colpisce il modo con cui il
Signore compie questo segno prodi-
gioso. E lo fa così: prende in disparte il
sordomuto, gli pone le dita negli orecchi e
con la saliva gli tocca la lingua, quindi guarda verso il cielo,
sospira e dice: «Effatà», cioè «Apriti!».
Tutti abbiamo gli orecchi, ma tante volte non riusciamo
ad ascoltare. Perché? Fratelli e sorelle, c’è infatti una sordità
interiore, che oggi possiamo chiedere a Gesù di toccare e
risanare. E quella sordità interiore è peggiore di quella
fisica, perché è la sordità del cuore.
Presi dalla fretta, da mille cose da dire e da fare, non
troviamo il tempo per fermarci ad ascoltare chi ci parla.
Rischiamo di diventare impermeabili a tutto e di non dare
spazio a chi ha bisogno di ascolto: penso ai figli, ai giovani,
agli anziani, a molti che non hanno tanto bisogno di parole
e di prediche, ma di ascolto.
Chiediamoci: come va il mio ascolto? Mi lascio toccare
dalla vita della gente, so dedicare tempo a chi mi sta vicino
per ascoltare? Questo è per tutti noi, ma in modo speciale
per i preti, per i sacerdoti. Il sacerdote deve ascoltare la
gente, non andare di fretta, ascoltare…, e vedere come può
aiutare, ma dopo avere sentito. E tutti noi: prima ascoltare,
poi rispondere.
Pensiamo alla vita in famiglia: quante volte si parla senza
prima ascoltare, ripetendo i propri ritornelli sempre uguali!
Incapaci di ascolto, diciamo sempre le solite cose, o non
lasciamo che l’altro finisca di parlare, di esprimersi, e noi
lo interrompiamo. La rinascita di un dialogo, spesso, passa
non dalle parole, ma dal silenzio, dal non impuntarsi, dal
ricominciare con pazienza ad ascoltare l’altro, ascoltare le
sue fatiche, quello che porta dentro.
La guarigione del cuore comincia dall’ascolto. Ascoltare.
E questo risana il cuore. “Ma padre, c’è gente noiosa che
dice sempre le stesse cose…”. Ascoltali. E poi, quando
finiranno di parlare, di’ la tua parola, ma ascolta tutto.

(Nell'allegato l'opuscolo della Gioventù Ardente Mariana con il Vangelo a Fumetti per i più piccoli)

Attachments:
Download this file (Opuscolo-8-settembre.pdf)Opuscolo-8-settembre.pdf[ ]1727 kB

Ultime Notizie

Il Parco Nazionale del Pollino, ha ottenuto per la terza volta il prestigioso riconoscimento della Carta Europea del turismo sostenibile.
Il consigliere regionale Pietro Molinaro, eletto nelle file della Lega e recentemente confluito nel Partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia,...
L’Archivio di Stato di Cosenza inaugura la mostra documentaria gratuita “Donne dell'Ottocento: Voci e Volti di un'epoca". L’Archivio di Stato di...
Leggendo un notiziario elaborato in Svizzera dedicato ai cittadini di quel paese che vivono all'estero, sono stato colpitodall'articolo che trovate...
Il 19 novembre 2020, in piena pandemia, inizia l'occupazione, che durò otto mesi, dell'ospedale di Cariati. Il primo Ospedale occupato...

Please publish modules in offcanvas position.