L’Associazione “ Basta vittime sulla Strada Statale 106” capitanata da un prezzolato "capo-popolo", questa volta con il supporto di esponenti del PD, continua nella sua sterile, noiosa e ripetitiva (perché interessata) polemica con il governo centrale ed il Ministro Toninelli sul ritardato avvio dei lavori del terzo macro-lotto.
Intanto decenni di ritardi e di assenze di risposte concrete hanno provocato il crescente isolamento del nostro territorio. Si pretenderebbe ora che i ritardi del passato, le insufficienze nelle analisi dei problemi, siano risolti con la bacchetta magica del governo giallo-verde!!! Ma per la 106 c’è un problema particolare che il responsabile (interessato) dell’Associazione… basta vittime ecc cc., si ostina ad ignorare.
Io mi chiedo: questi signori leggono la stampa nazionale e soprattutto sono in grado di informarsi su quello che sta avvenendo sul versante delle grandi imprese di costruzione??
O sono in malafede o sono ignoranti oppure riescono a conciliare queste due negatività: ignoranti in malafede!!
Dopo aver il 17 giugno u.s. pubblicato una nota molto esaustiva del prof. Luigi Adduci (di cui propongo il link in coda al seguente articolo) sulla situazione procedurale che impedisce l'inizio dei lavori, mi tocca intervenire ancora una volta e in modo più terra-terra onde adeguarmi alle capacità di comprensione dei soggeti ai quali è indirizzato il mio pensiero, per chiarire lo stato dei fatti.
1) Il contraente generale del macro-lotto è il Consorzio SIRIO partecipato per il 60% da Astaldi e per il 40% da Salini Impregilo.
2) L’impresa Astaldi era ed è in grosse difficoltà finanziarie tanto da essere costretta, per evitare il fallimento a chiedere il “concordato in continuità aziendale” al Tribunale di Roma.
3) Il governo giallo verde (ma soprattutto i 5 stelle) forse operando una forzatura ha messo in piedi un progetto di rilancio del sistema delle costruzioni in Italia.
4) Il progetto prevede che Salini Impregilo rilevi dal Tribunale l’Astaldi per circa 300 milioni ma l’Impregilo dev’essere rafforzata sul versante delle disponibilità finanziarie per poter fare questo intervento.
5) Il governo ha pensato di far intervenire la Cassa depositi e prestiti con un finanziamento diretto a Salini. In questi giorni Cassa depositi deve deliberare il finanziamento e consentire che Salini possa fare l’offerta al tribunale per rilevare Astaldi.
Sono procedure complesse e penso che la scadenza fissata dal Tribunale possa subire uno slittamento. Dunque se non si risana Astaldi i lavori non potranno iniziare quindi la raccolta di firme lanciata dal personaggio succitato è del tutto inutile, strumentale e fuorviante.
Forse un governo meno interventista non avrebbe autorizzato la Cassa depositi ad intervenire.
In ogni caso la Cassa depositi deve valutare l’economicità dell’intervento perché non può essere messo a rischi il risparmio postale e le partecipazioni delle fondazioni bancarie.
Il problema è delicato ed andrebbe affrontato con serietà. Purtroppo sprovveduti demagoghi pensano di lucrare consensi da una polemica senza fondamento.
Spero che i 5 punti evidenziati possano entrare finalmente nella zucca di chi è duro di comprendonio. Ora prescindendo dalla mia nota posizione contraria alla realizzazione del 3° Megalotto così come prospettata dall'ANAS, mi aspetto una risposta che smentisca quanto da me affermato.
Antonio Michele Cavallaro
Per leggere l'articolo del 17 Giugno del prof. Adduci cliccare quì