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Cassano, 40 Milioni di Euro di cui si sa nulla, ovvero "Contrordine Compagni"

municipio cassanoCome promesso, ho continuato a chiedere per avere risposte certe, non avendo ricevuto alcuna notizia riguardante i 40milioni che sicuramente hanno "preso il largo" verso altri lidi, ho attivato dei bravissimi giovani collaboratori volontari, i quali, in questi giorni, scandagliando il web in modo molto più celere di quanto io sia capace di fare, mi hanno inviato una serie di interessanti documenti dai quali sono stato in grado di risalire ai fatti antecedenti alla rinuncia dei 40 milioncini di cui ci stiamo occupando.

Ma andiamo per ordine.

A seguito di un “Avviso” del Ministero dell’Ambiente (Cliccare qui per leggerlo) col quale si dava la possibilità di ottenere fino a 40 Milioni per progetti inerenti l’Ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata. Il Comune di Cassano con la delibera di giunta n. 40/2022 (vedi allegato n.1) delegava la società PROGITEC a redigere il progetto e con la successiva n. 67/2022 lo approvava.

Il progetto, contro tutte le possibili previsioni negative, era stato approvato dalla commissione del Ministero dell’Ambiente e addirittura risultò essere uno dei migliori a livello nazionale. Quindi dovrebbero essere stati tutti contenti, in primis coloro che avevano elaborato il progetto, ma anche i responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale che lo avevano verificato e validato con determina n. 137/2022 e dell’Ufficio del PNRR che ne avevano verificato la fattibilità tecnico-economica.

40 Milioni pronti per essere impiegati, bastava un ultimo atto, l’accettazione del committente, in questo caso il comune di Cassano. Incredibile ma vero, però, al grido “Contrordine compagni!” lanciato dall’intemerato sindaco di quella cittadina, mr. geom. Giovanni Papasso, il Comune di Cassano allo Ionio rinunciava al finanziamento!

Cosa perde Cassano? Intanto un finanziamento per un’opera che avrebbe dato almeno 40 posti di lavoro con tutto ciò che ne sarebbe conseguito e, cosa molto importante, circa 200 Euro all’anno in meno da pagare alle famiglie di tassa sui rifiuti.

Vi pare poco?

Immagine1.jpgIl “Contrordine Compagni!” mi fa venire in mente una battuta di Guareschi con relativa vignetta, quando prendeva di mira gli strafalcioni beccati sui giornali di sinistra. A Cassano però c’è poco da scherzare, è una città (se la si può ancora definire tale) ridotta ai minimi termini e un investimento di tale portata avrebbe sicuramente dato una spinta notevole all’asfittica economia locale.

Inopinatamente, quindi, il Comune di Cassano All'Ionio, con la delibera n. 324 del 25/11/2022, (vedi allegato n.2) decideva di revocare le precedenti delibere e di rinunciare al finanziamento. Nella comunicazione di rinuncia inviata successivamente al ministero dal segretario generale, si evince che il progetto si era classificato per qualità al 5° posto a livello nazionale. (vedi allegato n. 3)

Le ragioni a sostegno di tale atto sarebbero riconducibili ad “alcune criticità emerse nella gestione del procedimento” rinvenienti dal riesame della pratica richiesta dal Sindaco “a seguito di interlocuzione con gli organi regionali competenti” (presumibilmente il commissario dell’Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria, Bruno GUALTIERI). Ci piacerebbe sapere quali siano stati i risultati della famosa “interlocuzione”.

Perché i cittadini sono stati tenuti all’oscuro?

Perché già quando si decise di presentare il progetto non se ne diede notizia? E i premurosi, ossequiosi “addetti stampa” come mai non hanno sentito il “dovere” di darne notizia? E i membri della giunta? (nella delibera di revoca risulta assente l’assessore con delega anche alla legalità e trasparenza, ma sarà certamente un caso?!).

Ma torniamo a bomba. Sul punto, la stessa delibera tiene conto del fatto che la ditta delegata “sostiene che l’adesione all’avviso non presenta profili di criticità”.

Ma, a ben vedere, è lo stesso Comune di Cassano Allo Ionio a ragionare in termini assolutamente ipotetici nella predetta delibera n. 324/2022:

a) “risulta molto problematico e controverso”;

b) “criticità connesse alla legittimazione alla presentazione”;

c) “criticità che richiedono un approfondimento”;

d) “comportamento prudenziale … se le criticità dovessero…”;

e dunque nessuna certezza!

In questo modo, anziché risolvere quelle eventuali criticità (riconducibili ad una legittimazione dell’ATO di Cosenza per la delega alla presentazione di quel progetto) facilmente risolvibili con una ratifica e/o convalida da parte della stessa ATO certamente ammissibile, si è preferito rinunciare al finanziamento.

Gli interrogativi restano e ci daremo da fare per saperne di più, la cosa non può finire così. Anche perché, intanto, i 40 Milioni sicuramente avranno preso altre vie, probabilmente verso il centro-nord, ed in Calabria, specificatamente, in provincia di Cosenza, la struttura ipotizzata è necessaria e sicuramente l’opera sarà realizzata e ne beneficerà qualcun altro o “alcuni altri”.

Il caro sindaco intanto sta strombazzando ai quattro venti l’ottenimento di un finanziamento di circa 2 milioni per modernizzare le aree ecologiche “K” dei Laghi e di Marina di Sibari, per i quali ha dovuto anche richiedere la legittimazione dell’ATO, cosa che non ha fatto invece per quei 40 Milioni.

La cosa puzza e parecchio, ma non di rifiuti, di ben altro; al confronto l’olezzo dei rifiuti potrebbe sembrare profumo di violette.

Antonio Michele Cavallaro

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