Dopo i recenti e tristi fatti criminali accaduti nella vicina Corigliano, l'amico e poeta Luigi Visciglia ci ha inviato il breve componimento poetico che trovate in coda alla seguente nota. E' proprio molto grave che nella sibaritide la criminalità imperversi e continui a compiere le sue vendette e le sue azioni criminali senza alcun freno e che vanno a scapito di tutti. Non c'é errore maggiore di quando si dice: "Tanto si ammazzano fra di loro", cari amici "loro" sono uomini come noi, con le stesse prerogative e se la società di cui facciamo parte non è riuscita a far penetrare nei loro cuori e nelle loro menti il senso di giustizia, di libertà, di amore e di rispetto per la vita e per la libertà degli altri, vuol dire che questa società ha fallito, abbiamo fallito. Siamo tutti colpevoli. (A.M.Cavallaro)
Dall’alto del Castello ducale,
scruto la pianura e l’infinito.
Florida è l’agricoltura,
pescoso il limpido mare di Schiavonea.
Strade e vicoli fiocamente illuminati,
transitati da gente onesta e malavitosi,
amalgamati in un abbraccio sociale:
omertoso, sottomesso e consenziente.
Una terra senza legge.
Batteri, microbi, parassiti
spadroneggiano nella desolata landa.
Il porto di Sibari!
Un cimitero senza croci.
Corpi senza vita galleggiano
nel drogato mare della consorteria.
Luigi Visciglia