Un carissimo amico di gioventù, che purtroppo non c'è più (la gioventù beninteso), tanto per introdurre il discorso in modo più leggero di quanto in verità l'argomento opportunamente meriti, ci riserva da anni delle sorprese sempre interessanti e mai banali. La mia noterella riguarda l'uscita dell'ultimissima fatica storico-letteraria del prof. Leonardo R. Alario dal titolo "CRONOTASSI DEI VESCOVI DI CASSANO, DIOCESI CALABRO-LUCANA, XVII SECOLO", edito da Luigi Pellegrini Editore. Di primo acchito verrebbe da pensare ad un elenco dei vescovi che hanno guidato, l'allora, grande diocesi di Cassano il cui territorio si estendeva dallo Ionio calabrese al Tirreno lucano nel '600, con qualche notizia "spicciola" e qualche "curiosità" sulla loro permanenza nell'area diocesana, ma non è affatto così.
Il libro offre uno spaccato della vita del nostre popolazioni calabresi (non solo di Cassano) in quel secolo che fu denso di fatti ed avvenimenti che hanno poi influito moltissimo sui costumi, sulle abitudini, sulla lingua di tutto il Mezzogiorno. Riporto di seguito la presentazione che fa del libro la casa editrice Pellegrini:
"La storia della diocesi di Cassano, letta attraverso la cronotassi dei suoi vescovi, non è solo la storia della chiesa locale. Al contrario, è la storia nella sua piena totalità. Non è storia di preti, ma di uomini immersi nella temperie del loro tempo, artefici e, al contempo, succubi di eventi, spesso tremendi, fra scontri di volontà discordi e di poteri forti, fra una visione del mondo nuova, che va maturando con Galileo e Campanella, e con altri scienziati e filosofi, tra cui con pochi Calabresi, oggi meno noti, ma, coi loro studi, determinanti concorrenti alla costruzione del pensiero moderno, e un potere ottuso e parassitario, e un attardamento culturale, che nel nuovo vede solo una minaccia all'ordine politico-sociale e alla consolidata tradizione scientifica. La storia della diocesi di Cassano è quella delle carestie, delle rivolte, dei terremoti, delle pestilenze, da cui è ripetutamente afflitto l'intero territorio, dei grandi movimenti in atto nel Viceregno di Napoli e in Europa, dei rapporti fra Chiesa e potere spagnuolo. È la grande storia, che prende particolare forma in quella porzione della Chiesa e del Viceregno qual'è la vasta e agognata diocesi di Cassano."
ll libro è arricchito anche dalla dotta prefazione dell'attuale presule della diocesi di Cassano a cui Leonardo ha dedicato l'opera con una dedica pregna di significato:
"A mons. Francesco Savino, Vescovo fatto popolo, Innamorato di Cristo, Difensore e amico degli ultimi."
L'autore nella sua introduzione non ha mancato di inviare alcuni precisi moniti che sono sicuro verranno accolti dai suoi numerosissimi estimatori:
"Un popolo, che non conosce la propria storia, è un popolo senza passato, che brancola nel buio dell’incompreso presente.... "
"....La storia dev’essere patrimonio acquisito di tutti e, soprattutto, di coloro, ai quali è delegato il potere di scegliere con saggezza le vie da percorrere per assicurare il benessere di ogni cittadino in egual misura, cioè, con giustizia..."
Non mi resta che ringraziare il caro "Narduzz", (come per l'antica amicizia mi permetto di chiamare Leonardo Alario), per avermi dato l'opportunità di leggere in anteprima la bozza del libro che, sono sicuro, l'intera popolazione diocesana accoglierà con interesse.
Antonio Michele Cavallaro