A giorni l’attesa spasmodica per l’uscita del volume di Vittorio Del Tufo, illustrato da splendide foto di Sergio Siano L’Uovo di Virgilio (fig. 1), si placherà con la distribuzione nelle librerie dell’annunciato best seller, che siamo sicuri costituirà la più ambita strenna natalizia.
Il libro costituisce una raccolta degli articoli che ogni domenica, nella rubrica l’Uovo di Virgilio, costituiscono la punta di diamante del quotidiano Il Mattino, la prima cosa su cui pongono la loro attenzione i lettori, come il sottoscritto, affezionato alla testata che consulta da quando aveva 7 anni(sono soli 65 anni). Racconti, attraverso parole ed immagini, di miti e leggende napoletane custodite dietro ogni strada ed ogni palazzo.
Già autori di numerosi volumi dedicati alla storia e alle leggende di Partenope, Del Tufo e Siano (nella foto in basso) hanno attraversato per anni la città nello spazio, ma anche nel tempo, battendo, palmo a palmo, il territorio alla ricerca del cuore esoterico e misterioso di una delle città più immaginifiche e stratificate del mondo. Si sono addentrati nei misteri dell’archeologia, dell’esoterismo, della storia, dell’arte, dei culti perduti, della musica. E hanno raccontato, con parole e immagini, i miti e le leggende custodite dietro ogni strada, dietro ogni palazzo. Ne è venuto fuori uno straordinario documento giornalistico – L’Uovo di Virgilio – pubblicato da anni, ogni domenica, sulle pagine del quotidiano Il Mattino. Percorsi affascinanti tra le strade e i vicoli di Napoli, storie narrate e fotografate, miti di ieri e di .
Su tutto, la sfolgorante bellezza di Partenope, la città fondata secondo la leggenda dalla bella sirena che le ha dato il nome, e che si manterrà in vita, salda, finché il magico uovo di Virgilio sotto Castel dell’Ovo resterà integro. La penna dalle mille sfumature di Vittorio Del Tufo, redattore capo de Il Mattino, e le fotografie artistiche di Sergio Siano per un libro d’autore, da regalare e da regalarsi, per chi vuole scoprire Napoli da turista, e per chi la vive, ma sicuramente non la conosce abbastanza.
Prima di concludere questa breve recensione vorrei provare a collocare i due autori nel variegato quanto nutrito panorama dei napoletanisti. Per Siano il discorso è semplice: se non fosse ancora in circolazione Mimmo Jodice, potremmo definirlo senza perifrasi il più apprezzato fotografo. Più complesso il discorso per Vittorio Del Tufo, perché vi sono tre distinte categorie di napoletanisti divise per età. Una prima a cui appartengono Vittorio Paliotti, Aurelio De Rose e Pietro Gargano, ancora in piena attività, in attesa di concludere il percorso terreno ed entrare nell’immortalità, una seconda in cui possiamo includere il nostro Vittorio, in compagnia di Maurizio Ponticello ed Antonio Emanuele Piedimonte ed una terza costituita da giovanissimi, a cui è legato il destino storico della nostra amata città, tra questi: Angelo Forgione, Agnese Palumbo, Martin Rua e Marco Perillo.
Achille della Ragione