Ditemi quel che volete, ma a me le poesie del carissimo amico di vecchia data Luigi Visciglia, coriglianese DOC, mi piacciono assai, assai; così impregnate di quella amarezza popolare cosciente del degrado che ci circonda e dell'impossibilità di porvi rimedio, con una rassegnazione amara ma non DEFINITIVA, di chi vuole ancora combattere e cerca con caparbietà di trascinare chi legge a riflettere e, magari, a ribellarsi non in modo cruento, ma deciso e senza paure, così come dovrebbero fare APERTAMENTE donne e uomini assetati di DEMOCRAZIA. (A.M.Cavallaro)
Negli albori primordiali del tempo,lo spazio era libero e senza frontiera,
privo del concetto di ricchezza e povertà,senza caste e gerarchie umane.
Libera vagava l’umanità nell’eterna ricerca di una sua dimensione.
Tarli ! Pensieri egoistici,iniziarono a popolare la mente:
l’ingordigia,la tracotanza,la perfidia,il predominio,l’egoismo,
serpeggiavano con impeto nel pensiero di alcuni uomini,
emanando impulsi ed atteggiamenti d’aggressività disumana.
Il comando,la supremazia,il prevalere sui suoi simili:
“ sono più piacevole dell’orgasmo “.
Dalla prepotenza di alcuni e dalla debolezza di altri,
si formò il concetto filosofico del verbo transitivo:
l’azione fatta dal soggetto,cade sul complemento oggetto,
che la esegue e la subisce passivamente.
L’ignoranza,la sottomissione umana lo nutrono e lo rafforzano.
Il verbo transitivo: s’insinua,scardina,ammorba,abbindola,modella,
colonizzando ideologicamente con prepotenza e fabulazione,
fino alla condivisione nella sottomissione della miseria dei tanti,
per ottenere il benessere con prepotenza ed autorevolezza dei pochi.
Il verbo transitivo è la filosofia dispotica, arrogante,egoistica,
che sulla terra lui tutto muove.
Si esprime usando e comunicando con un linguaggio pubblicitario,
manipolando la comunicazione con la disinformazione.
Costruisce:idoli,icone,modi di viveri effimeri stereotipate
Per condizionare e controllare le masse,
seducendole con l’illusione di una società modernizzata,
con accentramento dispotico del potere oligarchico;
costruendo una società lottizzata e stratificata,
dominata da consorterie,associazione con parvenze non profit.
La massoneria,la mafia,la ndrangheta,la camorra e
Politici corrotti senza ideali,gestiscono in comune con ruoli diversi.
Tutti gli adepti hanno dei doveri e godono di privilegi sociali,
provocando povertà e miseria morale negli strati inferiori,
alimentando la lussuria,il predominio irrispettoso dei pochi,
circondati a corolla da esseri asserviti e disposti a tutto,
pur di avere dei benefici a discapito dei suoi simili,
collaborando al mantenimento del mal governo sociale.
Il Parlamento ! L’organo del potere legislativo
è la sede del nostro potere;
con la corruzione governiamo ed i nostri accoliti presentano
le proposte di legge per la nostra immunità.
La giustizia ! E’ uno strumento del potere,
usato empiricamente,dove il torto, molto spesso diventa ragione.
La cultura ! Bellissimo vocabolo che rappresenta la bellezza sociale.
Parlarne,esaltarla,ed assolutamente non svilupparla.
La scuola ! Deve formare le masse per decifrare a stento la scrittura,
formando degli intellettuali senza intelletto critico,
per farli vivere nel periglioso mare dell’ignoranza,
vagando nell’ammasso del qualunquismo senza senso civico.
Il lavoro ! E’ la nostra roccaforte.
Con il clientelismo e la corruzione istituzionale,
gestiamo il mondo del lavoro,occupando nei posti chiave i nostri accoliti.
Gli asserviti più meritevoli,vengono impiegati nel pubblico impiego,
con tutti i diritti,pagati dalla collettività.
Per i lavori più umili e pesanti,devono essere anche raccomandati.
I sindacati ! servono per le larghe intese.
Le Istituzioni ! Esistono solo sulla carta costituzionale.
L’opinione pubblica ? Dorme in un sogno ipnotico,
assorbendo nella sua mente vuota e incolta,
tutte le notizie della disinformazione che formano la loro opinione.
Noi abbiamo occupato tutti gli spazi della società,
gestendoli a nostro uso e consumo,favorendo la discriminazione sociale.
Questa società avara moralmente e ricca di falsa bontà,
costituita da una moltitudine di pupi,privi di senso civico,
legati da fili invisibili tirati da pupari asserviti al potere,
gli oppressori e gli oppressi,sono vittime dello stesso carnefice,
avvinti in una morsa dall’ideatore e gestore dei pupi e dei pupari.
Il verbo transitivo ha demolito, distrutto:
chi,che cosa ?
“ LA DEMOCRAZIA”.
Luigi Visciglia