Poniamo all'attenzione dei nostri visitatori una poesia di Aleksander Sergeevic Puskin, (1799-1837) uno dei più famosi poeti russi, dedicata all'Italia. In un momento in cui la nostra terra vive contraddizioni aspre, il più delle volte frutto dell’ignoranza, crediamo che i versi che seguono possono offrire spunti di riflessione profonda sul nostro modo di sentirci “italiani”.
Pare che Puskin non abbia mai avuto il piacere di visitare il nostro paese, eppure i versi che dedica alla nostra patria sono di una sincerità unica. Alle domande che il poeta pone al lettore, noi italiani da Nord a Sud cosa siamo in grado di rispondere? Conosciamo la NOSTRA TERRA? Conosciamo noi stessi o ci siamo mai sforzati di conoscerci veramente? (A.M.C.)
All'Italia
Chi conosce la terra dove il cielo
d'indicibile azzurro si colora?
dove tranquillo il mar con l'onda sfiora
rovine del passato?
dove l'alloro eterno ed il cipresso
crescon superbi? dove il gran Torquato
cantò? dove anche adesso
ne la notte profonda
i canti suoi va ripetendo l'onda?
la terra ove dipinse Raffaello,
dove gli ultimi marmi
animò di Canova lo scalpello
e Byron rude martire ne' carmi
dolore, amore effuse e imprecazione?
Italia, terra magica, gioconda
terra d'ispirazione!
(A.S. Puskin)