In tanti, amiche ed amici, mi hanno spesso chiesto di pubblicare qualcosa di mio, finora non l'ho ritenuto necessario, è vero che scrivo praticamente tutti i giorni, quasi sempre per aggiornare questo sito, e poi qualcosa di generico, impressioni, stati d'animo su accadimenti del giorno che mi stuzzicano, o su fatti del mio passato remoto e prossimo, ma a parte quel che in tanti anni ho scritto e pubblicato appunto su questo portale e su quello precedente sibari.info, non ho mai pensato di creare una raccolta. Negli anni ogni tanto c'é scappata pure qualche poesia, (almeno mi sembrano tali - chiedo scusa ai poeti veri). Benedetto Croce pare abbia detto: "fino all’età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi, rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini". Il grande Fabrizio De André, nel citare questa frase ha aggiunto: "E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore". A questo punto dovrei inventarmi anch'io un escamotage per non incorrere nel giudizio più denigrante o nell'altro più nobile, ma che non mi appartiene, così, sapendo anch'io suonicchiare la chitarra, mi autodefinisco "contastorie" (non cantastorie, che è più nobile).
Ho pensato, quindi, di scegliere alcune delle mie "storielle in versi" e inserirle in un libretto digitale. La stampa costa cara e poi perché sprecare tanta carta, la maggior parte dei miei amici seguono il sito quotidianamente e tutti gli altri, salvo qualcuno, hanno un recapito telematico o un profilo su uno dei tanti socials, quindi posso raggiungere facilmente anche loro. Ed eccolo bell'e pronto il libricino, nell'allegato in coda a questa nota.
Il titolo ce l'avevo da tempo e mi frullava in testa, sotto il cappello che indosso sempre d'estate e d'inverno: "Farfalle sotto il cappello", appunto. Forse alcuni dei miei componimenti più che gentili farfalline colorate potrebbero essere considerati "mosconi fastidiosi", ma si sa i versi sono più spesso ispirati da situazioni difficili o quantomento tristi, malinconiche nel migliore dei casi, mi piace pensare, però, alle parole come delle farfalline simpatiche e incolpevoli che frullano nella mente nel tentativo di volare lontano. Le parole, anche quelle più antipatiche, non hanno colpa di esserlo, è il modo con cui le usiamo che le rende talvolta irrispettose e offensive.
Non troverete una prefazione e nemmeno una postfazione: perché costringere qualche buon amico a fare acrobazie letterarie per dare una passata di "zucchero a velo" sulle mie elucubrazioni pseudo-poetiche onde renderne più appetibile la lettura?
Chi avrà voglia e tempo di leggere lo farà e lo ringrazio per il tempo che mi dedicherà, se poi avrà voglia di "dirmene quattro" per aver sprecato il suo prezioso tempo, lo potrà fare scrivendo una mail all'indirizzo del sito Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite wahtsapp al numero 3201772190. Buon W.E. e Buona lettura, se ce la farete.
Vostro Tonino Cavallaro
PS. Quasi dimenticavo il disegno in prima pagina è della mia nipotina Miriam che qualche anno fa realizzò per me. Ora è una giovane e talentuosa architetto e le auguro tutto il successo che merita.