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Biblioteca Minnicelli Rossano. Presentato libro “La Calabria del diritto”

gazzola.libro.jpgIeri sera ha preso corpo una delle tappe calabresi del book tour attraverso il quale l’autore sta portando in giro per lo Stivale la magnificenza e i primati della Calabria greco-coloniale con il proposito di diffondere i tratti più significativi che ruotano intorno alla ricchezza e al fermento culturale, economico e politico che in un passato grandioso e antico connotarono le grandi città-stato dell’area calabrese.

«I miei libri del ciclo magno greco – afferma infatti l’autore, Ettore Brunomettono in risalto, alla luce di una scrupolosa ricerca basata sulle fonti storiche e letterarie antiche (ma non solo) più attendibili, la grandiosa cultura espressa dalle genti che alzarono città popolose e potentissime lungo le coste calabresi: a partire dai Micenei, che con le loro esplorazioni sondarono e prepararono il terreno alla colonizzazione successiva, fino ad arrivare alla corposa ondata di coloni greci che, approdati in massa nelle aree ioniche, urbanizzandone diversi tratti presto saranno capaci di trasformare intere zone costiere e paracostiere in centri politici e commerciali tra i più importanti, se non i più importanti, del mondo allora conosciuto».
Senza dimenticare che nelle realtà urbane allestite dai coloni achei in terra calabra presto giungeranno “pensatori” e “migranti” da ogni arte del Mediterraneo, anche e specialmente in considerazione della centralità strategica e geopolitica assunta da alcune realtà urbane che in breve tempo si eleveranno al rango di vere e proprie megalopoli: si pensi a Sibari, Crotone, Locri e Reggio.
«Entro le mura delle poleis magno greche della costa ionica calabrese  – continua Ettore Bruno –, in particolare all’interno di quelle, potentissime, elevate nel secolo VIII a.C. in Sibaritide e Locride, hanno visto la luce la più antica legislazione scritta del mondo occidentale (compilata da Zaleuco, il primo legislatore della storia, vissuto a Locri), il Brevetto di Sibari (la più antica norma sulle tutele brevettuali, ingiustamente trascurata negli studi sulla Magna Grecia  ma che ha ispirato le legislazioni moderne a livello sia nazionale che europeo e internazionale che regolano e disciplinano il copyright, la proprietà industriale e intellettuale), nonché gli accordi interstatali del VI-V secolo a.C. (il trattato diplomatico concluso dai Sibariti e dagli alleati magno greci di essi con una popolazione oscura e non ben ancora individuata, i Serdaioi, da un lato, e l’antico trattato di natura non soltanto politica ma anche militare suggellato tra Reggio e Atene, dall’altro)».
Negli stessi luoghi in cui furono partoriti questi capolavori giuridici, poi, vissero – particolare di grande rilievo – personalità dello spessore di Lisia, uno dei più grandi operatori del diritto della storia, un giurista tra i più fini e capaci di sempre, che trascorse una parte della propria esistenza in Sibaritide, dove compose un buon numero di orazioni giudiziarie note ancora oggi e studiate per la loro grande idoneità a persuadere; e inoltre Ippodamo da Mileto, l’architetto autore della pianta moderna e regolare, con disegno a scacchiera, di Thurii, la città fondata sulle macerie di Sybaris o a breve distanza da queste e concepita allora come “Città ideale” ma che non ebbe grande fortuna; e infine Protagora, da molti considerato il fondatore della Filosofia sofista, anch’egli vissuto a Thurii.
Questi soltanto alcuni degli argomenti trattati dall’autore de “La Calabria del diritto” e già affrontati nei numerosi e partecipati incontri che dall’inizio dell’anno a oggi lo hanno visto percorrere in lungo e in largo la Calabria e partecipare a diversi e importanti eventi di rilievo nazionale e internazionale: dall’ultima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino alla prima edizione della Genova Book Week e al Salone Off a Nichelino e Santena.
Il 9 novembre a Corigliano-Rossano si é dato risalto proprio a questi argomenti. In particolare, l’autore del libro e gli illustri relatori si sono soffermati sulle radici calabresi del diritto occidentale. Nel corso della presentazione del volume si é spaziato, infatti, dai primati giuridici che appartengono alle popolazioni stanziate nei territori della Sibaritide e della Locride magno greche sino al predominante ruolo politico e strategico svolto dall’odierna Corigliano-Rossano negli intensi traffici commerciali del tempo, con uno sguardo alla Calabria di oggi a al grande divario che purtroppo la separa dagli splendori dell’epopea coloniale greca.
L’evento si é svolto in un contesto in tutto consono agli argomenti trattati, sia perché ci si ritrovava in un vero e proprio “tempio della cultura giuridica” – così lo definisce Ettore Bruno –, ovvero l’ambiente rappresentato dai locali della prestigiosa e storica Biblioteca giuridica “Minnicelli”, un’eccellenza privata nel cuore di Corigliano-Rossano, diretta magistralmente dalla professoressa Ombretta Gazzola e riferimento culturale per l’intero territorio, e sia perché a discutere con l’autore erano presenti giuristi di grande esperienza e di elevatissimo spessore, quali gli avvocati Amerigo e Maurizio Minnicelli. Insieme a questi insigni giuristi, relatrice dell’incontro é stata Alessandra Francesca Capalbo, apprezzata ed esperta archeologa che ha partecipato, fra le altre, a diverse campagne di scavo condotte proprio in Sibaritide, nei luoghi ove si consumò la gloria di Sybaris.

 

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