Come oggi, il 14 Dicembre del 1503 , un giovedì intorno a mezzogiorno, quindi 514 anni fa, nasceva a Saint-Rémy-de-Provence in Francia Nostradamus, ovvero Michel de Nostredame, un personaggio universalmente conosciuto, insieme a San Malachia, come uno dei più importanti veggenti del mondo. Chi s’intende un po’ di astrologia capirà che l’ora in cui nacque faceva presagire un non comune destino.
Il padre Giacomo era un ricco benestante notaio, figlio a sua volta di un medico italiano di origini ebraiche che si era convertito al cattolicesimo, Pietro di Nostradonna che era giunto in Francia al seguito di Renato d’Angiò re di Gerusalemme e di Sicilia, conte di Provenza.
Nostradamus fu medico, farmacista, letterato e, soprattutto veggente come ho scritto in precedenza. Le sue famose “centurie” (componimenti poetici composti ognuno da 100 quartine), nascondono avvenimenti passati e futuri che si è riusciti in qualche modo ad interpretare sempre dopo che erano già accaduti.
Qualche settimana prima che fosse eletto Papa Francesco, pubblicai (il 12 febbraio del 2013), un articolo nel quale mettevo in evidenza la possibilità di un nuovo Papa di straordinarie virtù (cliccare qui per leggerlo ) mentre nel successivo 13 marzo, ad elezione del nuovo Papa avvenuta, con un'altra mia nota (cliccare qui per leggerla ) ricordai le parole che Nostradamus aveva usato per annunciare questo Papa che «Avrà pietà, virtù, dottrina, da ridurre la Chiesa allo stato primitivo…».
Anche se le quartine contenenti le profezie del nostro veggente sono state da lui stesso scritte alla rinfusa, senza un ordine cronologico preciso, gli specialisti sono riusciti quindi a prevedere avvenimenti che poi si sono avverati.
Di questi giorni, dopo aver previsto l’elezione di Trump in America, contenuta nella quartina 40 della prima centuria:
La tromba falsa dissimulando follia
Farà Bisanzio un cambiamento delle leggi,
Uscirà dall’Egitto chi vuole che lo si liberi
Editto cambiante monete e metalli.
"La tromba falsa" (ovvero Trump) da presidente Usa "farà si che Bisanzio cambi le sue leggi", per Bisanzio si intende la Grecia, ovvero il Paese da cui inizia lo sbarco de migranti in Europa. Quell'immigrazione al centro della campagna elettorale di Trump.
Nella Quartina 57 leggiamo:
Per grande discordia la tromba tremerà.
Accordo rotto alzando la testa al cielo:
bocca sanguinante dentro al sangue nuoterà:
al suolo la faccia unta di latte e miele.
la Tromba (sempre Trump) provocherà grande discordia. Un accordo si spezzerà e la faccia ricoperta di latte e miele giace per terra. Il riferimento ad Israele "il Paese dove scorre latte e miele" (Bibbia, Numeri 13, 27-29) è abbastanza chiaro. E questo significherebbe che Trump potrebbe provocare anche la fine di Israele. E’ di questi giorni infatti la decisione di Trump di spostare la sede dell’ambasciata USA a Gerusalemme che ha suscitato le reazioni violente dei palestinesi di cui si parla in tutto il mondo e non si sa ancora come andrà a finire.
Vedete come Nostradamus sia riuscito spesso ad azzeccare il vero, anche se molti opinano che scrivendo alla rinfusa tantissimi versi, qualcosa alla fine si può anche, diciamo, “indovinare”. Per i cultori della “scienza astrologica” non è così e anche noi possiamo dire che sono tante, o troppe, le “coincidenze” previste dal veggente per non ritenerle foriere di sventure. Infatti è raro leggere delle quartine che non prevedano lutti e rovine, ma fra le poche profezie consolatorie ve n’è una, la n.13 della seconda Centuria che recita così:
Il corpo senz’anima non è più un sacrificio
Giorno della morte posto in natività.
Lo Spirito Divino farà felice l’anima,
Vedendo il Verbo nella sua Eternità.
Come appare in questa quartina, ma anche in molte altre, le predizioni dell’illustre astrologo rispecchiano spesso le profezie tramandateci dai testi sacri.
Gesù disse:
“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”
Ma voglio chiudere questa breve nota nella ricorrenza della nascita di Nostradamus con una breve frase contenuta nel “Libro dei morti degli antichi Egiziani” (versione moderna dell’antichissimo testo conosciuto come “Uscire verso la luce del giorno” diffuso intorno al 2000 a.C.):
“Quando cessati i massacri, il sangue degli impuri si sarà raffreddato
E la terra nuovamente composta nella sua interezza,
Si riammanterà di fiori e di novelli frutti
Io mi manifesterò quale
Signore e datore di Vita.
Grande sarà il mio splendore
Al centro della meravigliosa armonia
In questo giorno di rinascita”
(Peccato non aver avuto un veggente locale per prevedere l'abisso in cui sta precipitando il nostro territorio)
Antonio Michele Cavallaro