Dall'alto del colle che sovrasta il suo paese (Cassano Ionio), il nostro poeta, Michele Miani, ricorda una notte di tanti anni fa trascorsa nella solitaria collina, da dove lo sguardo giunge fino al mare dopo aver attraversato la piana di Sibari ed è forte la sensazione di paura di fronte all'imponderabile.
Miani che vive lontanto da Cassano fin dai tempi della sua giovinezza, rimane legato fortemente alla visione quasi onirica del suo paese natio, fino ad idealizzarne anche i lati oscuri e negativi. Succede a tutti coloro che per motivi di necessità hanno dovuto lasciare la propria casa, i propri amici, le proprie abitudini per ricominciare altrove a vivere, a produrre a .... sperare in un ritorno impossibile.(la redazione)
Era notte al monte,
seduto sulla pietra,
Miravo:
il cielo lontano,
innanzi i bassi lumi.
Udivo chiaro
l’abbaiar dei cani,
il passaggio delle auto
sulla piana di Sibari grande
giù in fondo, nella valle;
palpitante il silenzio vicino.
Immensa, vagava nell’animo,
l’immagine dell’eterno.
Solo, vedevo il tempo,
scorrere, scorrere, scorrere.
E, il poi, diventava
vasto privo di confini,
irreale,
impassibile.
La paura mi dava un tremito
Michele Miani