E’ ritornato qualche tempo fa a vivere a Cassano dopo anni trascorsi in “giro per il mondo” un nostro concittadino che ha dimostrato finora di tenere molto al “decoro” del proprio paese non solo a chiacchiere ma con atti concreti, riuscendo a coinvolgere altri compaesani. Parliamo di Pasquale Russo, che si lascia simpaticamente chiamare Paské, così come nella nostra lingua locale si usa abbreviare il suo nome. Tutti conosciamo il “Parco Milone”, sorto in quel che era fino agli anni ’70 il piazzale della Stazione Ferroviaria della Calabro-Lucana di Cassano Ionio delimitato da una parte con i vecchi BAGNI termali e l’antica Torre di Milone.
I bagni, abbandonati da tanti anni, sono stati il luogo dove molti ragazzi venivano a rinfrescarsi durante le calde giornate estive e il piazzale dove spesso venivano lasciati carri merci e cataste di traversine, era il luogo ideale per giochi straordinari che si inventavano di volta in volta con vere e proprie battaglie tra gruppi di ragazzini per la disperazione di capi-stazione e addetti alla manutenzione.
(L'area delll'odierno Parco nel 1959) Oggi il Parco ha delle belle piante ornamentali, tanti giochi moderni per i bambini, nipoti o addirittura pronipoti dei ragazzini degli anni ’50 e ’60, che vengono qui accompagnati dalle loro mamme a trascorrere qualche ora all’aria aperta.
Di fianco al Parco a ridosso del muro di sostegno afferente il terreno adiacente ai “vecchi bagni” c’era, e c’è ancora, un canaletto nel quale defluiva dai fori di scolo del predetto muro, l’acqua piovana e reflua del terreno soprastante, acqua che va poi a finire nel ruscelletto della sorgente “Caldana”. Detto canaletto risultava allora non essere molto profondo, tant’è che noi “fruitori” di quel luogo, lo usavamo per “cacciare” le rane, ma, dopo la pavimentazione del piazzale, risulta essere molto più profondo di prima cosa che rende difficoltoso il lavoro di pulizia.
Il nostro caro amico Paské nota già 2 anni fa lo stato di incuria in cui versa non solo il canaletto, che è invaso anche di rifiuti di vario genere, ma anche il parco stesso, con alberi non curati ed erbacce che invadono i vialetti, e pensa ad una “bonifica” seria del sito.
Da solo sarebbe impresa ardua e così tramite la rete scrive, stimola, chiede collaborazione a persone di buona volontà e ci riesce. Coinvolge alcune associazioni più sensibili all’argomento “riqualificazione” e comincia.
Il 29 Maggio di due anni fa, per la cronaca il comune era commissariato e reggeva le sue sorti la dott.ssa Greco alla quale viene chiesto il permesso di “far pulizia”, la squadra si dà subito da fare, riuscendo a sistemare in modo più decoroso il parco. Pochi giorni orsono, dopo due anni esatti dal primo intervento, Pasquale nota che si è punto e daccapo, quindi convoca vecchi e nuovi amici ed in una giornata mette di nuovo “a posto” tutto, con il sito che è ritornato fruibile senza sporcizia, rifiuti ed erbacce. In due anni nessuno si era peritato di metterci mano, ora il comune è di nuovo commissariato, addirittura con tre rappresentanti della prefettura o dello Stato per chiarire meglio il concetto, e Paské ha chiesto di nuovo l’autorizzazione a procedere che è stata prontamente concessa.
Un plauso fortissimo e tutta la solidarietà possibile a Pasquale Russo per l’attenzione che dimostra per il suo paese ed ai membri delle associazioni che hanno risposto entusiasticamente alla sua richiesta di collaborazione:
I Patrioti Briganti , Le Virgolette, La Misericordia, Liocorno, Polisportiva Magna Grecia e la ditta Salmar per la seconda volta, oltre a chi ha messo a disposizione tacitamente il materiale occorrente ed ai cittadini non associati che hanno liberamente contribuito alla riuscita di quella che Pasquale ama definire: “Giornata di Protesta civile”.
Un esempio da seguire quello di Pasquale affinché i cittadini si sentano più responsabili e gli amministratori “più efficienti e risolutivi”
Da parte nostra ci sentiamo in dovere di dire un grande, affettuoso e partecipato GRAZIE!
La redazione
NB: Le foto sono di Aldo Iacobini, la foto in B/N è del nostro archivio storico