Tariffazione puntuale, discariche abusive, ripristino e valorizzazione del territorio sono i principali temi del convegno organizzato presso l’impianto di Ecoross in contrada S.Irene
“La gestione dei rifiuti urbani: tariffazione puntuale, certificazione, discariche abusive e ripristino ambientale”. Parte dalla nuova città Corigliano Rossano il nuovo percorso di Cisambiente nazionale (Confederazione Servizi Ambiente di Confindustria) che ha organizzato un interessante convegno, d’intesa con Unindustria Calabria, su un tema articolato e complesso che interessa e coinvolge il dibattito pubblico.
L’associazione ha scelto la Calabria come prima tappa, ma poi si proseguirà per le maggiori città italiane con un duplice scopo: promuovere iniziative ambientali e valorizzare, al tempo stesso, le peculiarità dei vari territori. L’idea di fondo è che Cisambiente, attraverso le aziende che ne fanno parte, non solo offre servizi di igiene urbana e rende pulite le città, ma ne esalta e promuove anche le bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali.
La campagna di sensibilizzazione e di informazione avviata è voluta dal Direttore Generale Lucia Leonessi, che ha scelto Corigliano Rossano quale prima tappa di un viaggio più ampio. Il convegno si terrà venerdì 28 settembre 2018, alle ore 16.30, presso la sede dell’azienda Ecoross in contrada Sant’Irene, zona industriale località Rossano. In continuità con l’iniziativa di venerdì, nella giornata di sabato 29 settembre i partecipanti e i relatori visiteranno: il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli” e il Museo Diocesano e del Codex in località Rossano, il Castello Ducale in località Corigliano.
Promozione dell’ambiente a tutto tondo, quindi, partendo da una attenta disamina di tematiche connesse alla gestione dei rifiuti urbani che vedrà protagonisti relatori di alto profilo istituzionale nel corso dell’evento di venerdì 28 settembre.
Tra i punti inseriti in calendario il tema della tariffazione puntuale, ovvero di come deve essere ripagato, nel modo più equo possibile ad oggi, da parte delle utenze domestiche e non domestiche attraverso la “tassa sui rifiuti”, il servizio di igiene urbana erogato a copertura dei costi integralmente sostenuti dall’affidatario del servizio. La tassa sui rifiuti “presuntiva” o “TARI” è quella correlata alla quantità di rifiuti presuntivamente prodotta dalla singola utenza, viceversa, quella “puntuale” (“TARIP”) è quella correlata alla quantità di rifiuti effettivamente prodotta, ed è il sistema che dovranno adottare i Comuni italiani da qui ai prossimi anni.
Importante, nell’ambito della tariffazione puntuale, l’identificazione dell’utenza attraverso idonei dispositivi elettronici integrati nel contenitore (o nel sacco in cui viene conferito il rifiuto) o installati in appositi punti di conferimento. Da qui il successivo tema inerente le modalità con cui avviene la certificazione dei Contenitori. Nel corso del convegno si parlerà, inoltre, del marchio “Confri” che verrà assegnato a tutti quei prodotti di qualità derivanti dal riciclo dei rifiuti, e del progetto di certificazione “Confriciclo” che coinvolgerà l’indotto relativo alla Tarip.
Altro argomento che sarà affrontato nel corso del convegno è quello legato alle discariche abusive, che, sebbene in diminuzione, necessitano una decisa azione di contrasto. Per avere un’idea dell’entità del fenomeno, un indicatore è il dato relativo al numero delle discariche abusive per le quali l’Italia deve versare una penalità nei confronti dell’Unione Europea: a marzo 2018 i siti interessati dal fenomeno sono 68, dai 200 originari censiti dalla Comunità Europea nel 2014. I relatori si concentreranno soprattutto sulle azioni di contrasto e sulla illustrazione di un progetto innovativo promosso dall’Arma dei Carabinieri.
Si parlerà, infine, di ripristino ambientale ed ecoreati, tematica correlata alle discariche abusive e all’impatto sul territorio, che può richiedere interventi di riqualificazione, bonifica, messa in sicurezza, recupero. Tra i “reati ambientali”, in netta diminuzione dal 2015 ad oggi, vi è anche quello di “omessa bonifica”, che è punibile con la reclusione accompagnata da elevate sanzioni amministrative a carico dei soggetti che, pur essendovi obbligati, non provvedono alla bonifica, al ripristino e al recupero dello stato dei luoghi.
UFFICIO COMUNICAZIONE
fonte: informazionecomunicazione.it