Dopo tante sollecitazioni ricevute, anche i Commissari che reggono la cosa pubblica del nostro comune hanno capito che la eventuale emergenza poteva ricadere sulle loro spalle, in quanto responsabili della salute dei cittadini di Cassano. Ben altri, tempo addietro, avrebbero dovuto darsi da fare per capire cosa stava accadendo, non vogliamo fare polemiche, ma come si è provveduto a sperperare letteralmente i 4 Milioni e mezzo di risarcimento per i danni ambientali causati dalle ferriti di zinco, così si poteva e "SI DOVEVA" intraprendere un controllo più approfondito delle aree interessate così come ora si sta cominciando a fare. Spesso persone isolate hanno condotto una battaglia continua e martellante, tanto da sembrare a volte perfino moleste, per tenere alta l'attenzione delle autorità e della opinione pubblica sui tremendi pericoli per la salute collettiva, una di queste è senza dubbio l'ing. Francesco Gallo, residente ai Laghi si Sibari che non ha mai smesso di lanciare le sue giuste e sacrosante recriminazioni verso la nonchalance di amministratori pubblici sordi ad ogni sollecitazione, salvo poi sbandierare la loro falsa "integrità morale". Di seguito pubblichiamo una breve nota dell'ing. Gallo e, a seguire, il comunicato stampa della sen.ce Silvana Abate del M5S che ha presentato un'interrogazione parlamentare sull'argomento. In Allegato, inoltre, pubblichiamo la Deliberazione della Commissione Straordinaria del Comune di Cassano Ionio con la quale si chiede di accertare l'eventuale "avvelenamento delle falde acquifere" nelle zone di deposito delle ferriti di zinco.
(La redazione)
È prevalso il buon senso e la cosciente moralità amministrativa istituzionale, nei confronti dei cittadini di Cassano, per conoscere la verità sulla contaminazione delle falde acquifere e sui siti indicati da indagini immunologiche ed esami di caratterizzazio
Con le analisi immunologiche e la caratterizzazio
Sarebbe una vera e propria epidemia endemica.
Ma almeno conosceremo finalmente la verità sull'occultamen
Continueremo a sorvegliare suo risultati e sulla celerità con la quale questi risultati dovranno sopraggiungere la delibera Commissariale allegata darà inizio alle operazioni di rilievo e di indagini.
Ing. Francesco Gallo
«Presentata in settimana una interrogazione ai Ministri dell’Ambiente e della Sanità sull’aumento anomalo dei tumori sullo Jonio Cosentino nonostante la bonifica del Sin Cassano-Cerchiara-Crotone sia in parte conclusa. Ma all’appello mancano diverse tonnellate di ferriti che non si sa che fine abbiano fatto e dove siano state interrate. Il documento è stato sottoscritto, oltre a me, da altri cinquantacinque senatori del M5S. C’è grandissima attenzione sul tema».
Questo ci ha comunicato la sen.ce Abate del M5S.
"Durante i lavori d’aula del Senato di questa settimana ho interrogato i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute in merito all’anomalo aumento dei tumori in particolare nell’Alto-Basso Jonio e nella Sibaritide nonostante l’Arpacal, l’8 novembre del 2016, abbia completato la bonifica nei territori di Cassano e Cerchiara. Secondo l’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal) "E’ ufficialmente la fine di un incubo per gli abitanti di Cassano All’Ionio e Cerchiara di Calabria, comuni sul versante jonico della provincia di Cosenza. I terreni sui quali, nel lontano 1999, furono trovati rifiuti riferibili allo smaltimento delle "ferriti di zinco" degli impianti produttivi di Crotone, sono sostanzialmente e formalmente tornati alla normalità. I terreni si trovano in località Chidichimo e Tre Ponti a Cassano, e Capraro a Cerchiara di Calabria"”. Ma la situazione è molto differente. Lo scorso anno un infermiere in forza alla Fondazione IRCCS, Istituto Nazionale dei Tumori, ospedale pubblico milanese, denunciò pubblicamente sulla stampa i troppi casi di tumori tra pazienti dai 40 ai 60 anni dell’Alto Jonio, che chiedono cure presso le strutture di Milano. Da Alessandria del Carretto a Trebisacce per arrivare a Corigliano-Rossano e al resto della Sibaritide, aumentano i casi di leucemie, tumori ai polmoni, all’esofago, all’apparato orofaringeo, alla prostata. L’alta mortalità denunciata, proprio in questi giorni nuovamente da un ingegnere coriglianese da sempre attento alla questione, ha trovato conferme nel Rapporto del Progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale territori e insediamenti esposti a rischio da inquinamento). Il Rapporto, giunto alla quinta edizione, è stato presentato recentemente a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità e riguarda lo stato di salute della popolazione residente in 45 Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche. Tra queste rientra proprio l’area Crotone – Cassano – Cerchiara di Calabria, caratterizzata dalla presenza di impianti chimici e discariche. Tre Comuni con una popolazione totale di 78.629 abitanti. «La mortalità – si legge nel rapporto – presenta sia negli uomini sia nelle donne eccessi per tutte le cause e per tutti i tumori. Fra le cause di interesse eziologico a priori si osserva un eccesso di malattie respiratorie nella popolazione femminile. Si rilevano in entrambi i generi eccessi relativi a tutte le cause naturali, a tutti i tumori maligni e alle malattie respiratorie nelle donne. Si segnalano eccessi delle malattie degli apparati digerente e urinario in entrambi i generi, e di malattie dell’apparato circolatorio negli uomini. Per le cause di interesse a priori si osserva negli uomini un difetto per asma, e nelle donne eccessi per tumore maligno del colon retto e per le malattie respiratorie"».
"Per questo motivo, ho chiesto ai due Ministri se, nei limiti delle proprie attribuzioni, intendano verificare cosa stia accadendo nelle zone indicate, visto l’aumento esponenziale delle neoplasie, se siano già state intraprese iniziative per fronteggiare la questione, o, eventualmente, quali iniziative di competenza intendano assumere per invertire la situazione descritta. Anche i colleghi hanno dimostrato molta sensibilità per la vicenda che interessa anche l’area crotonese. Oltre alla mia firma, infatti, altri 55 senatori hanno sottoscritto l’atto."
Rosa Silvana Abata (M5S Senato)