La Precessione degli Equinozi, scoperta da Ipparco già nel 150 a.C., è un fenomeno dovuto all'oscillazione circolare dell'asse terrestre durante la sua rotazione.
Ora, mentre la rotazione sull'asse si compie in 24 ore, l'oscillazione impiega 25.765 anni a tornare al punto di partenza.
L'asse terrestre è inclinato rispetto al piano di rotazione intorno a sole. Questa inclinazione genera l'evolversi delle stagioni alternativamente nell'emisfero nord e sud; perché quando la zona nord è più inclinata verso il sole risulta più riscaldata perpendicolarmente dai raggi solari (estate) e quando, trovandosi nel punto opposto di rotazione, il fenomeno investe l'emisfero sud, succede che nell'emisfero nord è inverno, mentre in quello sud è estate.
L'oscillazione dell'asse determina, nell'arco appunto di 25.765 anni, tre fenomeni interessanti:
1. La modifica del puntamento di una stella da parte dell'asse terrestre (ora Stella Polare).
2. L'arretramento del punto vernale del sole sull'eclittica, cioè, il famoso segno zodiacale che ci viene assegnato alla nascita.
3.L'accentuarsi o meno dell'esposizione dei due emisferi terrestri verso il sole.
Praticamente il primo fenomeno comporta la variazione nei secoli della stella indicante il nord (nel 4000 a.C. era la stella Thuban).
Il secondo fa variare il segno zodiacale che ci appartiene alla nascita. In poche parole, essendo l'attuale zodiaco fissato nel periodo romano, e non essendo stato aggiornato con le variazioni intervenute, oggi ciascuno di noi nasce in un segno zodiacale diverso da quello creduto.
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Il terzo fenomeno ci tocca tutti da vicino. L'accentuarsi o meno della perpendicolarità dei raggi solari sui due emisferi, comporta, per 12.382,5 anni un graduale raffreddamento del clima terrestre, e per altrettanti anni un suo graduale riscaldamento.
Naturalmente queste variazioni provocano via via altri e più complessi fenomeni meteorologici (dovuti anche a forti eruzioni vulcaniche, impatto di asteroidi od estesi incendi), per cui può accadere che, pur in ciclo di riscaldamento si verifichino anni o decenni freddi e viceversa.
Ora siamo chiaramente in ciclo di riscaldamento, e le fasce temperate del pianeta, spostandosi più a nord e più a sud, provocheranno il parziale scioglimento dei ghiacci polari, e l'innalzamento verso nord e verso sud delle fasce tropicali. Come, infatti, sta avvenendo.
Tutto questo per dire, anche, che il frenetico peregrinare della mocciosa Greta con il suo stropicciato cartello, non solo non servirà a modificare la situazione climatica, ma, visto il suo abbandono della scuola, fornirà al pianeta, e Dio sa se c'era bisogno, un'ignorantella in più.
Maurizio Silenzi Viselli